Come nota il quotidiano Hospodářské noviny, gli agricoltori cechi continuano la loro battaglia contro le catene di supermercati estere, che dominano la distribuzione di prodotti alimentari in Repubblica Ceca.
La principale tesi dei produttori agroalimentari cechi è che le catene estere penalizzano i prodotti cechi applicando una maggiorazione di prezzo, di conseguenza i prodotti esteri risultano avere un margine di profitto più alto. «Non esiste una catena di supermercati ceca, e quelle estere favoriscono la merce proveniente dai loro Paesi di origine», sostiene la portavoce della Camera Alimentare Ceca, Dana Večeřová.
Per dirimere la questione, il Ministero delle Finanze ha effettuato uno studio su otto tipi di alimenti non trovando conferme delle paure dei produttori cechi. In media i prezzi di acquisto dei prodotti esteri sono inferiori rispetto a quelli cechi, pertanto anche il loro prezzo finale risulta più basso. «Non si può quindi dire, che le catene di supermercati impongano in maniera indiscriminata, sulla merce ceca, un prezzo più alto rispetto a quello dei prodotti esteri», ha replicato la portavoce del gabinetto del Ministro delle Finanze, Milena Hrdinková, rispondendo al quotidiano Hospodářské noviny.
Secondo gli esperti del settore anche questo tipo di indagini non riuscirebbe del tutto a cogliere la situazione sreale del mercato. Circa il sessanta percento degli alimenti viene, infatti, venduta nell'ambito di campagne promozionali, contribuendo in questo modo ad una forte deformazione dei prezzi finali. D'altra parte, le catene di supermercati hanno una posizione dominante nella distribuzione di prodotti alimentari in Repubblica Ceca.
Fonte: byznys.ihned.cz
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