La forte crescita dei salari sta avendo un lieve impatto sulla percezione dello stato finanziario delle famiglie. Lo si evince dai nuovi dati del Centro per le indagini dell’opinione pubblica (CVVM) dell’Accademia delle Scienze ceca.
Il principale impatto è percettibile sulla valutazione dei redditi a disposizione. Ben il 54 percento degli intervistati ha dichiarato che i suoi redditi permettono di condurre la vita con facilità, mentre è del parere contrario il 44 percento degli intervistati. Soltanto sei anni fa la situazione era diametralmente opposta. All’epoca quasi il settanta percento degli intervistati asseriva che con i mezzi a disposizione conduceva la propria vita in difficoltà, mentre il contrario veniva affermato solo dal trenta percento delle persone.
Evoluzioni minori invece per la povertà percepita. Si riduce leggermente, al 22 percento, il numero delle famiglie che si definiscono povere, mentre rimane costante al dieci percento il tasso delle famiglie che si considerano ricche. Aumenta poi la proporzione delle famiglie che stimano di essere né ricche né povere. «La valutazione di ricco o povero dipende, evidentemente, dai redditi e dal conseguente statuto socio-economico, che è influenzato dal grado d’istruzione raggiunto, dalla posizione lavorativa o dalle attività imprenditoriali e anche dall’età», notano gli autori della ricerca.
Fonte: www.cvvm.soc.cas.cz
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