L'ottimizzazione dei processi e la ricerca di risparmi interni sono tra le attività, a cui si deve dedicare ogni azienda che vuole essere competitiva. L'aumento della produttività è cruciale per poter competere con imprese provenienti dai Paesi dell'Europa Occidentale. In questo campo è specializzata la società Expense Reduction Analysts, socio Camic, che crea per i propri clienti analisi e soluzioni per incrementare l'efficienza. Ne abbiamo parlato con il partner della società Tomáš Krýsl.
L'economia ceca sta attraversando un periodo di forte crescita. Risentite, paradossalmente, di un calo di interesse per i vostri servizi?
«Assolutamente no. Stiamo lavorando su diversi progetti, ma è cambiata la tabella di marcia. La priorità assoluta per le imprese nel manifatturiero è soddisfare gli ordini impiegando le loro risorse interne. I loro dipendenti sono così impegnati da non aver tempo per seguire altri progetti. Con alcuni nostri clienti di lunga data abbiamo concordato di spostare la realizzazione dei nostri progetti a fine anno, quando sarà più chiaro il loro bilancio. Ma le imprese di successo seguono continuamente l'evoluzione dei loro costi. Cercano in ogni momento strade non ancora battute, che li possano aiutare a superare le imprevisti che prima o poi possono presentarsi. In questo periodo stiamo collaborando con imprese di successo che hanno una buona redditività, preparando progetti che richiederanno investimenti non da poco. Queste imprese impiegano ora fondi propri per prepararsi ad un eventuale calo dell'economia. Soltanto le aziende senza una visione strategica chiara rimandano i progetti che possano aiutarli ad affrontare periodi meno rosei».
Quali tipi di aziende usufruiscono dei vostri servizi?
«I nostri clienti sono di due tipi. Nel primo gruppo ci sono imprese che ritengono di aver impostato bene i processi interni e non sanno precisamente dove hanno ancora degli spazi di miglioramento. A queste aziende forniamo le nostre competenze e maggior tempo. In queste imprese i dipendenti vanno al massimo e non riescono a occuparsi di altri progetti. Inoltre possono non avere abbastanza informazioni nei settori diversi dal loro core business. I partner della nostra società hanno la specializzazione in un campo concreto e dispongono di esperienze da più aziende. Hanno quindi più informazioni di quante ne possa avere un dipendente dell'azienda che di solito si occupa di diversi campi contemporaneamente. In questi casi facciamo un'analisi, individuiamo i settori con potenziale di miglioramento e proponiamo al cliente i progetti per sfruttare questo potenziale».
E il secondo gruppo?
«Sono imprese che sanno precisamente dove hanno delle mancanze. In questi casi proponiamo e realizziamo progetti nei settori indicati dal cliente. Ad esempio, un e-shop può sapere di avere delle inefficienze nel sistema dei costi delle transazioni finanziarie e ci incarica di occuparci di ciò. Con clienti di questo genere accade spesso che la collaborazione si estenda a campi prima non previsti: dopo il primo progetto i clienti vedono che le nostre soluzioni funzionano. Riusciamo a garantire risultati migliori in aziende di medie dimensione, attive nel manifatturiero. È di aiuto, che la proprietà sia locale: in questo caso il processo decisionale è più diretto».
Quali sono i tipi di collaborazione? Quanto impegno richiede all'impresa?
«È nostra premura che tutto il progetto sia il meno possibile impegnativo per l'azienda. Basiamo la nostra analisi sui dati ricavati dalla contabilità e da questionari distribuiti ai dipendenti. Analizziamo anche le fatture, le regole interne e i contratti. Raccogliere questi dati è un impegno che varia tra qualche decina di minuti e un paio d'ore. Un'altra fase fondamentale è l'intervista ai dipendenti che seguono le diverse aree di intervento, per riuscire a comprendere a fondo il funzionamento interno dell'azienda. Questa prima fase richiede circa una mezza giornata di analisi. In seguito elaboriamo l'analisi e proponiamo delle soluzioni al cliente. La fase più impegnativa per l'azienda è per tanto l'implementazione delle nostre soluzioni. Lo sforzo varia secondo la complessità delle soluzioni adottate: si può trattare di alcune giornate ma anche di diversi mesi, qualora la soluzione sia complessa dal punto di vista tecnologico».
In cosa siete diversi dalle società di consulting?
«A differenze di queste società, noi seguiamo il cliente anche nella fase di implementazione delle soluzioni. In genere “restiamo in azienda” per due anni e ogni trimestre facciamo un'analisi dei risparmi ottenuti. Credo che sul mercato non ci siano altre aziende che abbiano nella loro offerta un tempo di assistenza così lungo e si facciano carico di una responsabilità così importante. Dato che la nostra remunerazione si basa sui risultati conseguiti, siamo sulla stessa nave de i nostri clienti».
Si concentrano su settori specifici come servizi di pulizie, logistica e spese per ufficio le vostre soluzioni?
«È esattamente così e su questo è basato anche il nostro metodo di lavoro. Ognuno dei nostri partner ha una conoscenza specifica in un determinato campo, il quale è analizzato per trovare la soluzione proposta ai clienti. Ognuno dei nostri partner ha lunga esperienza in campi specifici e spesso lo conoscono sia dal lato fornitore che come clienti. Un nostro punto di forza è proprio l’esperienza: è praticamente escluso che possa lavorare da noi qualcuno fresco di laurea. Ovviamente ogni nostro partner si occupa solo del settore di cui ha conoscenza diretta. Inoltre, rappresenta un grosso vantaggio l’essere parte di una rete internazionale: in questo modo disponiamo di esperti in campi meno rappresentati sul mercato ceco. Faccio un esempio: tempo fa abbiamo eseguito un progetto di logistica per un nostro cliente che muove merci su gomma, in aereo e su nave; per quest’ultimo abbiamo coinvolto un nostro collega danese che ha lavorato per molto tempo nel settore navale e conosce moto bene i terminal container in Europa e in Asia. Avere a disposizione questa rete di esperti internazionali è un grande vantaggio competitivo rispetto alle società locali».
Esistono settori in cui le imprese si orientano meno? Penso, ad esempio, alle soluzioni IT.
«Dipende dal carattere dell’azienda. Le soluzioni IT sono un discorso a se stante, in questo settore i manager sono solitamente il traino del personale informatico. Le imprese hanno minori esperienze in settori che esulano dal proprio core business, esempio sono le telecomunicazioni, i servizi bancari e la logistica. La maggior parte delle volte puntiamo la nostra attenzione proprio su questi settori. Al contrario, di solito non affrontiamo il core business dell’azienda perché possono esserci scambi tra partner che non possono essere modificati».
Alle imprese non basterebbe fare una gara d’appalto aperto per ottenere la massima efficienza?
La gara influenza solo il prezzo d’acquisto. Noi invece prendiamo in considerazione tutto il processo. Ad esempio, nel settore energetico non facciamo neppure le gare d’appalto, perché spesso le differenze di prezzo sono ridotte. Ci concentriamo invece su soluzioni tecniche che possano portare a un risparmio energetico. Un’impostazione efficiente dei processi interni e la loro governance riescono a produrre risparmi maggiori rispetto la semplice riduzione del prezzo d’acquisto».
Fonte: Camic