La mancanza della manodopera sta penalizzando lo sviluppo delle aziende esportatrici ceche. Ne è convinta l’Associazione Ceca degli Esportatori. Secondo un’indagine condotta dall’Associazione, le aziende esportatrici prospettano una crescita delle esportazioni. Le previsioni di crescita sono, però, più prudenti rispetto al passato. Tra le cause anche la mancanza di manodopera, che limita le imprese nell’accettazione di nuovi ordini. «Nei primi otto mesi dell’anno il prodotto interno ceco ha perso 98 miliardi di corone a causa della mancanza di manodopera e entro la fine dell’anno le perdite ammonteranno a 140 miliardi di corone», sostiene il vicepresidente dell’Associazione Otto Daněk.
L’associazione, inoltre, individua altri fattori, che potrebbero rallentare l’andamento dell’export, che resta uno dei settori più importanti dell’economia ceca. Tra questi c’è il rafforzamento eccessivo della corona e la crescita dei salari più alta rispetto all’evoluzione della produttività del lavoro. «In futuro questo fattore può avere un impatto negativo sulla competitività dei prodotti cechi all’estero e quindi sulla disoccupazione», pensa Daněk. Già oggi crescono più le importazioni, trainate dalla ripresa dei consumi interni, che le esportazioni.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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