Lunedì 1° ottobre sono entrati in vigore i nuovi limiti all’erogazione dei nuovi mutui a scopo abitativo annunciati dalla Banca Centrale Ceca lo scorso giugno.
I limiti riguardano in primo luogo i requisiti di reddito dei richiedenti. Secondo le nuove regole, la quota del reddito destinata al pagamento del mutuo non dovrebbe superare il 45% del reddito disponibile netto della famiglia richiedente. Inoltre il valore del debito contratto non dovrebbe superare il multiplo di nove del reddito annuo del richiedente. A questo si aggiunge il limite di copertura massimale del 90% del valore dell’immobile da parte del mutuo. La Banca Centrale accetta deroghe solo nel 5% dei mutui.
L’entrata in vigore delle nuove regole, che rischiano di lasciare fuori dal mercato una fascia consistente di potenziali clienti, ha creato un forte incremento di interesse nei mesi di luglio, agosto e settembre. Secondo l’agenzia ČTK, il rialzo sarebbe stato nell’ordine del 20-30%. In compenso da ottobre fino alla fine dell’anno si attende un forte calo sia della domanda, che di mutui erogati.
A raffreddare il mercato dei mutui, secondo la Banca Centrale Ceca sarebbe un unico grande fattore di rischio interno per il sistema bancario, è anche il rialzo degli interessi di base. Fino ad ora le banche hanno riassorbito in gran parte il rialzo del costo del denaro e i tassi d’interesse commerciali sono cresciuti molto lentamente sia per le persone fisiche che per le imprese. Con i prossimi rialzi previsti dal board della Banca Centrale, che arriveranno al più tardi a inizio 2019, la situazione potrebbe cambiare anche per i clienti. «Adesso non stiamo rialzando i tassi d’interesse dei mutui – assicura Petr Plocek, portavoce di UniCredit Bank in Repubblica Ceca, socio Camic – Ma per il futuro prevediamo un rialzo dei tassi notevolmente rallentato».
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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