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06.10.2016

Elezioni regionali: cosa c’è in gioco

Venerdì 7 e sabato 8 ottobre si svolgeranno in tutta la Repubblica Ceca, ad eccezione di Praga Città Capitale, le elezioni per il rinnovo dei consigli regionali. In contemporanea si tiene anche il primo turno per il rinnovo di 27 mandati senatoriali. Ecco cosa c'è in gioco.

Il potere delle regioni. Le regioni, che sono state istituite nel 1996, avevano in origine poche competenze e pochi fondi. Nel corso degli anni tuttavia il loro peso è cresciuto in maniera significativa con nuove competenze nella sanità, nell'istruzione e soprattutto nella distribuzione dei fondi europei. Perciò le elezioni regionali sono sempre più allettanti per i partiti nazionali e i movimenti locali.

Governa, chi trova alleati. Il sistema elettorale per il rinnovo dei consigli regionali è simile a quello della Camera: proporzionale con uno sbarramento del 5%. Per imporre il proprio candidato alla guida della regione non è pertanto sufficiente né necessario arrivare al primo posto ma piuttosto formare una coalizione. Secondo i sondaggi nella maggioranza delle regioni la competizione sarà tra il movimento Ano 2011 di Andrej Babis e i socialdemocratici della CSSD. Quest'ultimi partono leggermente avvantaggiati nelle trattative avendo un potenziale di coalizione maggiore e conoscendo meglio gli attori locali. Ano 2011 dovrebbe invece raccogliere un consenso maggiore tra gli elettori.

Il destino di Sobotka alla guida del partito. Per il premier Bohuslav Sobotka l'esito negativo delle elezioni regionali potrebbe avere conseguenze all'interno del partito. I socialdemocratici governano praticamente tutte le regioni da circa otto anni e in questo lasso di tempo è cresciuto fortemente il peso del “partito degli enti locali”. Se molti baroni regionali dovessero rimanere senza un posto in giunte regionali, potrebbero far sentire il loro malcontento nel congresso del partito prima delle elezioni politiche.

Prove generali per le elezioni politiche. Per molti partiti le elezioni regionali saranno il trampolino di lancio per le successive elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati, che si terranno nel 2017. Il movimento ANO 2011 cercherà di sfondare nelle regioni per dimostrare di poter arrivare primo anche nel 2017. All'opposizione lotta per la sopravvivenza il partito TOP 09, mentre l'ODS sta cercando di mantenere la sua influenza nelle regioni. C’è confusione invece tra i movimenti anti-islamici e xenofobi,frammentati in molte sigle (spesso per dissidi personali tra i vari leader). L'unico che ha concrete possibilità di emergere è il partito SPD di Tokio Okamura alleato con l'SPO, il partito molto vicino al presidente Milos Zeman.

Conseguenze sul governo. A lungo le regionali sono state considerate delle elezioni midterm, da cui uscivano spesso sconfitte le forze di governo. In questa tornata elettorale tuttavia l'elemento chiave sarà il peso del movimento di Andrej Babis e la sua capacità di formare coalizioni. Perciò il governo nazionale non dovrebbe risentire fatalmente dell'esito delle regionali.

Fonte: Camic

Fonte fotografia: Pixabay

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