In Repubblica Ceca le elezioni europee hanno avuto molti vincitori e pochi sonori sconfitti. In netto rialzo il tasso di affluenza, che cresce di quasi di dieci punti al 28 percento.
Può festeggiare, con moderazione, il movimento ANO 2011 del premier Andrej Babiš, che ha ottenuto poco più del 21 percento dei voti e sei dei 21 seggi. Il risultato del movimento quindi migliora di due seggi, ma rimane lontano dal trenta percento, che avrebbe garantito
la centralità sulla scena politica ceca. Vanno decisamente male invece i partner di governo. I socialdemocratici della ČSSD mancano il quorum e pertanto non eleggono alcun deputato, mentre i comunisti sfiorano il sette percento e si aggiudicano un seggio (ne avevano tre).
Possono invece cantare vittoria i partiti dell'opposizione, che più o meno, centrano gli obiettivi stabiliti prima del voto. L'ODS si conferma il secondo partito ceco con il 14,5 percento dei voti e quattro eletti. Mancano il sorpasso i Pirati, che tuttavia si rafforzano con il 14 percento dei voti e tre seggi. Tre seggi anche per la coalizione europeista del centro, che ottiene l'11,7 percento dei voti. Ottengono infine due seggi ciascuno il movimento SPD del deputato Tomio Okamura e i popolari di KDU-ČSL.
Fonte: volby.cz
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