La Camera di Commercio Ceca, la più grande associazione imprenditoriale in Repubblica Ceca, ha eletto martedì 16 maggio il suo nuovo presidente. Alla testa dell'associazione rimarrà per altri tre anni l'attuale presidente della camera Vladimír Dlouhý.
Dlouhý è stato confermato alla guida dell'organizzazione con 220 voti sui 300 delegati del Congresso. «Abbiamo migliorato l'immagine della Camera, siamo più forti, abbiamo più associati e siamo diventati dei rappresentanti rispettati del mondo delle imprese – aveva sottolineato prima dell'elezione Dlouhý -E non abbiamo paura di opporci ai provvedimenti insensati, con cui spesso la pubblica amministrazione rende difficile la vita alle imprese». Il miglioramento delle condizioni di fare impresa si conferma al centro del nuovo mandato di Dlouhý, secondo cui gli imprenditori devono fare fronte sia alla concorrenza sleale, di chi non rispetta le regole, sia all'accanimento della pubblica amministrazione.
Un altro tema caldo per gli imprenditori è il mercato del lavoro. Le imprese, soprattutto nel settore manifatturiero, spingono per una maggiore apertura del mercato del lavoro ceco ai lavoratori provenienti dall'Ucraina. «Continueremo a regolare l'arrivo dei lavoratori da Paesi extra UE - ha detto al Congresso il premier Bohuslav Sobotka – Non vogliamo che i lavoratori ucraini deprimano i salari». Gli imprenditori sono, invece, contrari ad alcuni provvedimenti, che il governo potrebbe prendere prima della scadenza del suo mandato, ad esempio il rialzo dello stipendio minimo a 12.000 corone. «Faremo di tutto per impedire l'adozione della modifica del Codice di Lavoro, che reputiamo dannosa» ha indicato Dlouhý l'opposizione al testo approvato alla Camera, che dovrebbe mettere nuove regole al lavoro da casa e alle agenzie interinali.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: Camera di Commercio Ceca
