Il tasso di crescita dell'economia ceca si manterrà anche quest'anno superiore alla media UE. Lo riporta la nuova analisi macroeconomica di Deloitte, socio Camic.
Nel corso di quest'anno il prodotto interno lordo della Repubblica Ceca dovrebbe crescere del 2,2 percento. La stima di crescita è sensibilmente inferiore alle stime espresse dagli enti istituzionali: la Banca centrale ceca prevede una crescita del 3,1 percento e il Ministero delle Finanze del 2,9 percento. A frenare l'economia sono soprattutto le incertezze estere. «Le incertezze sui mercati e le preoccupazioni geopolitiche saranno alimentate dalle guerre commerciali degli USA nel mondo, dalla brexit, dall'insostenibilità dei conti pubblici in Italia, dalle elezioni parlamentari in Grecia e dal rinnovo del Parlamento Europeo», ha elencato i fattori di rischio l'analista economico di Deloitte, David Marek.
Sul fronte interno la situazione più preoccupante riguarda il mercato del lavoro. Nonostante il previsto rallentamento, il tasso di disoccupazione rimarrà ai minimi storici. Pertanto viene previsto un rialzo dei salari del 6,5 percento, oltre all'aumento della produttività del lavoro, sottolinea Deloitte. La crescita dei salari dovrebbe inoltre dare un impulso all'inflazione. «L'inflazione dovrebbe tenersi per tutto il 2019 sopra il due percento restando tuttavia nella fascia di tolleranza della banca centrale», indica David Marek. L'istituto centrale quindi non dovrebbe avere motivo per irrigidire la sua politica monetaria.
Fonte: www.byznys.ihned.cz
Fonte fotografia: Pixabay