La società Crif – Czech Credit Bureau, socio Camic, ha analizzato il mercato dei mutui in Repubblica Ceca nel 2017. La società gestisce i registri di prestiti bancari e non bancari, in cui riversano i dati le maggiori compagnie e le istituzioni finanziarie del paese.
Alla fine dello scorso anno le famiglie ceche avevano contratto debiti per 2.100 miliardi di corone, circa 178 miliardi di corone in più rispetto al 2016. La maggioranza di questi debiti sono mutui di lungo periodo, il cui valore stimato è di 1.700 miliardi di corone. I crediti per il consumo ammontano invece a 440 miliardi di corone. Visto il peso dei mutui per l’abitazione, le regioni più indebitate sono Praga e la Boemia Centrale. «Nella Boemia Centrale sono in atto, dal punto di vista dei crediti, dinamiche molto simili a Praga – sottolinea Lenka Novotná, direttrice esecutiva del registro bancario di Crif –. Molte persone si spostano a Praga per lavoro e quindi la domanda e i prezzi degli immobili nella regione sono più alti che nel resto del Paese».
Leggermente diversa è invece la situazione nei crediti per il consumo e a breve termine. Le due regioni più indebitate sono la Boemia Centrale e la Moravia-Slesia. I crediti al consumo, con quasi 300.000 posizioni debitorie in sofferenza, sono considerati più a rischio dei mutui a lungo termine. Le zone più colpite sono quelle a basso reddito, come le regioni di Ústí nad Labem e Karlovy Vary, dove le posizioni in sofferenza rappresentano più del 4% del totale dei crediti a breve termine erogati.
Molto più piccolo è invece il settore del credito alle imprese, che pesa circa 145 miliardi di corone, in aumento del 15% rispetto al 2016. Le imprese ceche hanno attivi per lo più mutui per investimenti (55 miliardi di corone) o leasing finanziario (46 miliardi). Grazie al contesto favorevole dell’economia ceca, la situazione nel settore è molto buona, con meno dell' 1% dei crediti in sofferenza.
Fonte: http://www.cbcb.cz
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