Il Ministero dell'Ambiente Ceco ha indicato che i piani di riduzione delle emissioni dei gas serra e dell'adattamento al cambiamento climatico potrebbero richiedere entro il 2030 investimenti extra fino a 1500 miliardi di corone. Questa cifra rappresenta una stima significativa che pone l'accento sull'urgente necessità di azioni concrete per affrontare la crisi climatica.
Il Ministro dell'Ambiente ceco, Petr Hladík, ha dichiarato: "Stimiamo i costi per le misure di decarbonizzazione e per l'adattamento da 1000 a 1500 miliardi di corone di investimenti extra rispetto al ciclo ordinario di investimenti in industria, nel settore energetico e negli edifici". Questo annuncio sottolinea l'entità dei finanziamenti necessari per raggiungere gli obiettivi stabiliti per la riduzione delle emissioni e la transizione verso un'economia più sostenibile.
Si prevede che i costi maggiori saranno assorbiti dal rinnovo degli edifici, dagli investimenti in infrastrutture di trasporto e dalla modernizzazione del settore energetico.
La Repubblica Ceca ha accettato il vincolo di ridurre entro il 2030 le emissioni di anidride carbonica e altri gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. Questo impegno richiede un cambiamento sostanziale nei modelli energetici e industriali del paese. Entro quell'anno, inoltre, la quota delle energie rinnovabili dovrebbe aumentare ad almeno un terzo dell'energia elettrica, mentre il consumo complessivo dovrebbe diminuire di almeno un quinto.
È importante sottolineare che una parte significativa degli investimenti previsti sarà coperta dai proventi dei permessi a emettere i gas serra e dai fondi europei.
Fonte testuale e fotografica: https://www.mzp.cz/cz/news_20240206_MZP-aktualizovalo-Politiku-ochrany-klimatu-v-CR-Do-roku-2030-budeme-ziskavat-tretinu-energie-z-obnovitelnych-zdroju-a-spotrebu-snizime-o-petinu
