La società Cibandum s.r.o., socio Camic, gestisce nel quartiere praghese di Vinohrady l’enoteca La Cantina del Gusto. Nonostante il periodo difficile di pandemia Covid-19 appena trascorso, la società sta preparando l’apertura di un nuovo locale. Ne abbiamo parlato con la contitolare Laura Torchiaro.
Come nasce la sua attività a Praga?
Ho effettuato diversi viaggi a Praga che mi hanno portato ad amare questa città e a verificare le opportunità in ambito lavorativo. Ho già delle attività in ambito alimentare e di consulenza food in Italia e ho un trascorso di circa vent’anni nell’ambito della ristorazione e del catering. Prima di lanciarmi, ho studiato il territorio locale e ho notato un grande interesse verso il cibo e il vino italiano di qualità, soprattutto verso il prosecco. Tra l’altro io provengo dalle terre del prosecco, abitando non lontano da Treviso. Il nostro locale ha aperto nel settembre 2019 e ci è servito per “testare il terreno”. Fin da subito ho voluto che l’attività si orientasse sugli abitanti di Praga e meno sui turisti. Il locale è una vinoteca gestito da un italiano che vive da circa trent’anni a Praga ed è molto conosciuto nella comunità. Ci concentriamo sulla mescita del vino e sull’idea dell’aperitivo, che è già radicata a Praga.
Come avete affrontato il periodo della pandemia?
Durante la pandemia, che è arrivata pochi mesi dopo l’apertura, abbiamo vissuto un periodo non facile. Grazie all’idea della mescita del vino e la possibilità di vendere a consegna abbiamo mantenuto vivo il business. Dopo la riapertura la clientela è tornata e ha mostrato l’apprezzamento per il nostro lavoro. Per questo motivo stiamo valutando l’apertura di un secondo locale e abbiamo già trovato la location. Vogliamo ampliare l’importazione di prodotti italiani di qualità che non sono tanto presenti nei cataloghi dei grandi distributori o nell’offerta dei ristoranti, come ad esempio alcune tipologie di formaggi, vini e salumi.
Com’è stata la ripartenza durante gli ultimi mesi?
Durante l’estate scorsa c’è stato l’exploit. Le persone avevano voglia di recuperare il tempo perso durante il lockdown e allo stesso tempo intraprendevano meno viaggi all’estero. Molta gente ha visto nel nostro locale la possibilità di trovare a Praga quello che erano soliti trovare in Italia. La ripartenza degli ultimi mesi è stata invece più lenta, a causa della guerra dell’Ucraina che è geograficamente vicina. A causa dei rincari del costo della vita, i consumatori sono più prudenti. Ma con l’arrivo dell’estate speriamo in una stagione fruttifera.
Quale scelta di vini avete operato per l’enoteca? E la scelta dei prodotti si limita al Veneto, da cui lei proviene?
La base della nostra scelta è il prosecco e l’aperitivo. Stiamo anche notando che sta emergendo l’interesse dei praghesi per vini diversi dalle tipologie più blasonate. Vogliamo ampliare la gamma con una scelta di cantine eccellenti ma meno note. Vogliamo esportare l’idea dell’aperitivo che comprende oltre al vino anche il “cicchetto”. E questo si sposa molto bene con l’abitudine dei praghesi che, soprattutto con l’arrivo della bella stagione, amano stare fuori con un calice di buon vino. Nella scelta dei vini e dei prodotti non ci limitiamo al solo Veneto ma guardiamo anche ad altre regioni, perché amiamo tutta la gastronomia italiana. Vogliamo proporre le piccole eccellenze che sono sparse su tutto il territorio italiano. La qualità e la quantità di prodotti è talmente vasta che sarebbe un vero peccato escludere delle regioni.