Giovedì 5 e venerdì 6 maggio si è svolta la visita ufficiale della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca nel Sud della Boemia, guidata dal presidente Gianfranco Pinciroli. Lo scopo principale è stato rafforzare da un lato i legami tra le due Camere e dall’altro il networking tra i loro soci. Perciò nella mattinata di giovedì si è tenuta a Ceske Budejovice una conferenza di presentazione seguita da una visita a tre importanti realtà industriali dell’area, le società Motor Jikov Group (automotive), Klima a.s. e TCF Vzduchotechnika (entrambe specializzate in sistemi di aerazione industriale).In serata è stato organizzato a Ceske Budejovice un incontro conviviale che ha visto un’intensa partecipazione di imprenditori italiani e cechi.
I vari incontri sono stati valutati positivamente dai vertici della Camera.“Con questa visita continua l'impegno, che ci siamo presi tre anni fa, di rafforzare le attività della Camera fuori Praga – dice il presidente della Camera Italo-Ceca Gianfranco Pinciroli –. Nell'ambito dei due giorni abbiamo visitato tre stabilimenti di imprese della Boemia meridionale con produzioni ad elevato contenuto tecnologico. Di grande interesse anche la visita allo stabilimento di Strmilov del nostro socio, la società Tecnocap s.r.o..”
Un notevole interesse verso l'Italia è stato espresso anche dal direttore della Camera di Commercio della Boemia del Sud, Ludek Keist. “Vediamo un potenziale di crescita nei rapporti economici tra Italia e Repubblica Ceca anche per quanto riguarda la nostra regione – ha dichiarato Keist –. Tra i settori più importanti c’è la componentistica per automotive ma anche i prodotti chimici, i macchinari, la produzione di farmaci, plastica, acciaio, tessuti, il settore agroalimentare e gli elettrodomestici”.
Nella giornata del 6 maggio la delegazione della Camera, insieme all’Ambasciatore Aldo Amati, ha visitato lo stabilimento del socio Tecnocap s.r.o.. Quest'ultima fa parte del gruppo italiano Tecnocap, leader nel settore nella produzione di sistemi di chiusura in metallo per barattoli. “La società è stata fondata nel 1993 in Campania, nella città di Cava de’ Tirreni, come una start-up di giovani imprenditori – ricorda il direttore della controllata ceca, Alfonso d'Agostino -. L’azienda ha vissuto una significativa crescita all'estero con importanti acquisizioni in Repubblica Ceca, Ucraina e negli Stati Uniti. Attualmente dispone di sei stabilimenti produttivi, di cui due in Italia, e più di seicento dipendenti”.
Lo stabilimento ceco, in dieci anni di attività, ha assunto un ruolo chiave nella strategia del gruppo sui mercati dell'Europa centrale, orientale e settentrionale impiegando circa il 40% dei dipendenti della società. “I nostri principali mercati sono la Germania e l'Austria – sottolinea Alfonso d'Agostino –. In questo arco temporale abbiamo dovuto investire fortemente sul rinnovo tecnologico della produzione. Inoltre abbiamo dovuto cambiare la cultura del lavoro nello stabilimento soprattutto per quanto riguarda gli standard di qualità. Riforniamo alcuni dei più importanti gruppi agroalimentari europei che, ovviamente, esigono standard molto alti. Con investimenti in tecnologie produttive abbiamo aumentato la produzione da 300 milioni di chiusure a 1,4 miliardi di chiusure. Grazie a ciò abbiamo lasciato libere le capacità degli stabilimenti italiani permettendoci di diventare i numeri uno sul mercato italiano”.
La produzione quindi deve mantenere livelli di qualità molto alti, pur realizzando alcuni milioni di pezzi al giorno. “La nostra produzione è just in time ed è legata ad alcuni picchi stagionali come la raccolta di cetrioli in Germania, per esempio. Per questo motivo la posizione geografica della Repubblica Ceca e gli ottimi collegamenti con i Paesi limitrofi sono molto importanti per noi”, spiega Paolo Pugliatti, responsabile di produzione, che sottolinea il valore della presenza di Tecnocap in Repubblica Ceca, esempio riuscito di investimento italiano all’estero che ha contribuito allo sviluppo di tutte le componenti del gruppo.
Le due giornate della delegazione della Camera in Sud Boemia hanno quindi fatto emergere le grandi potenzialità nei rapporti tra questa regione della Repubblica Ceca e l'Italia. Una potenzialità che per alcune imprese è già una realtà.
Fonte fotografia: Camic