Il premier del governo dimissionario Andrej Babiš vorrebbe completare le principali infrastrutture autostradali entro il 2025. Il premier ha anche ribadito la fiducia al ministro Dan Ťok, che potrebbe, diversamente da quanto annunciato, rimanere in carica anche nel secondo governo di Andrej Babiš.
«Spingo il ministero affinché entro il 2025 sia costruita la rete autostradale di base», ha detto in una conferenza stampa al Ministero dei Trasporti il premier. Tra le opere chiave citate nella conferenza stampa i collegamenti con l'Austria, tra cui le autostrade Praga–Linz e Brno–Vienna e i collegamenti interni quali l'autostrada D35 tra Hradec Králové e Olomouc, alternativa alla storica D1, e l'autostrada verso Karlovy Vary. Nel caso che non fossero sufficienti i finanziamenti da fondi europei, il governo vorrebbe finanziare le opere con risorse nazionali o tramite i mutui della Banca Europea per gli Investimenti.
Il ministro Dan Ťok e il premier Andrej Babiš hanno anche rivendicato i successi degli ultimi quattro anni. Secondo le statistiche del ministero sono state aperte 203 chilometri di autostrade e tangenziali. Nel computo viene incluso anche l'ammodernamento e l'allargamento dell'autostrada D1 «A nostro parere la ricostruzione dell'autostrada D1 equivale alla costruzione di una nuova autostrada, sebbene il tracciato resti lo stesso», ha aggiunto Ťok. In preparazione e in costruzione sono altri 194 chilometri. Una notizia positiva per le casse pubbliche è il crollo del costo medio di costruzione da 342 milioni di corone per chilometro di autostrada del 2008 a 152 milioni di corone negli ultimi anni. Dietro il crollo la conformazione del terreno, i ribassi offerti dalle imprese a causa della crisi dell'edilizia negli ultimi anni e l'arrivo di nuovi competitor.
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