Il sostegno dei comunisti e dei socialdemocratici è l’unica ipotesi in campo per formare una coalizione di governo. Lo sostiene il premier Andrej Babiš, leader della più importante formazione alla Camera dei Deputati, il movimento Ano 2011, dopo l’incontro con i nuovi vertici del Partito socialdemocratico ceco (ČSSD).
Babiš, il cui reincarico per il suo secondo governo è assicurato dal presidente Zeman, dopo la sfiducia votata in gennaio dalla Camera, sta conducendo trattative per poter formare una coalizione. Il presidente della Repubblica che deve procedere al nuovo affidamento di incarico, ha chiesto al premier in dimissione di mostrare, ancora prima del reincarico, il sostegno di un numero sufficiente di deputati per ottenere la fiducia. A Babiš basterebbe la maggioranza dei partecipanti al voto per ottenere la fiducia.
Mentre i comunisti sembrano disposti a dare un sostegno esterno al governo di Babiš, il caso dei socialdemocratici è più complicato. Il nuovo segretario della ČSSD, Jan Hamáček, è contro la partecipazione di persone inquisite al governo, è un riferimento a Babiš, inquisito nel caso Nido della Cicogna. Tuttavia i programmi dei due partiti non presentano differenze sostanziali. Infine, in caso di partecipazione alla coalizione, i socialdemocratici chiedono l’entrata dei loro ministri nel governo, mentre Babiš spinge molto sulla soluzione di un governo monocolore ANO 2011, con un solo appoggio esterno delle altre forze di coalizione. Una soluzione al compromesso potrebbe consistere nell’entrata al governo di esperti vicini alla ČSSD.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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