Il giro d'affari delle aste d'arte ha registrato una crescita netta. Lo indica il nuovo Annuario Art+.
I ricavi per le vendite all’asta di opere d'arte sono cresciuti dell’8,5% rispetto al 2014 e sono stati di 926 milioni di corone, solo venti in meno rispetto al record storico del 2013. Sul mercato continuano a dominare tre case d'asta praghesi: Galerie Kodl, con ricavi di 268 milioni di corone, seguita da European Arts e 1. Art Consulting. Il mercato continua a preferire le opere di autori cechi, soprattutto del periodo del primo dopoguerra.
Secondo gli esperti, i compratori sono diventati più avveduti e preparati cercando di non far aumentare eccessivamente il prezzo. Le dieci opere più costose hanno totalizzato ricavi per 114 milioni di corone. Tra le vendite più importanti dell'anno troviamo il dipinto del pittore cubista Emil Filla, “Natura morta a Parigi”, che è stato battuto per più di sedici milioni di corone seguito dal dipinto surrealista di Mikuláš Medek, “Vaso (Colazione)”, venduto per più di dieci milioni di corone. Il quadro ceco più costoso al mondo nel 2015 è stato “La caccia alla volpe di Toyen”, venduto per 483 mila euro.
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