Il Parlamento ceco ha approvato le due principali misure proposte dal governo per moderare la crescita dei prezzi dei carburanti.
Nella giornata di mercoledì 18 maggio il Senato ha approvato a larghissima maggioranza la proposta governativa di abolire la componente obbligatoria di biocombustibile. Secondo l’esecutivo, la misura potrebbe portare a una riduzione dei prezzi dei carburanti fino a 2 corone per litro. Tuttavia, alcuni esperti dubitano sull’efficienza della misura. Secondo loro i produttori dei carburanti continueranno a utilizzare la componente bio per restare in linea con i vincoli ambientali e perché hanno già contratti per l’acquisto di questo tipo di carburante.
Sempre mercoledì 18 maggio il Presidente della Repubblica Miloš Zeman ha promulgato la legge che prevede una riduzione temporanea, da giugno a fine settembre, delle accise. La legge prevede un calo dell’imposta di 1,50 corone per litro e il governo prevede un calo dei prezzi, per effetto anche della base ridotta dell’IVA, di 1,80 corone per litro. Il Ministro delle Finanze Zbyněk Stanjura ha dichiarato che il governo sta valutando l’estensione della riduzione delle accise sul gasolio anche oltre la fine di settembre.
Secondo le rilevazioni, i costi dei carburanti alle stazioni di rifornimento stanno crescendo per la quarta settimana consecutiva. L’aumento dei prezzi ha toccato l’apice a inizio marzo dopo l’inizio della guerra in Ucraina, per scendere lievemente durante le settimane successive. Per moderare la crescita dei prezzi il Ministero delle Finanze sta monitorando i margini di profitto degli operatori del settore. Per ora, tuttavia, i controlli non hanno rilevato anomalie tali da richiedere un intervento da parte dello stato.
Fonte: www.e15.cz
Fonte fotografia: senat.cz
