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18.01.2017

Anno 2017: cosa ci aspetta?

L’anno 2017 si annuncia un periodo di eventi e novità per la Repubblica Ceca. Ne vediamo alcuni.

Anno elettorale. Il 2017 sarà un anno chiave per la politica ceca. Ad ottobre arriva alla scadenza naturale l’attuale legislatura. La data probabile delle elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati si situa tra maggio e settembre. La contesa vede per ora favorito il movimento Ano 2011 del ministro delle finanze Andrej Babiš. Il principale avversario di Babiš è il partito socialdemocratico del premier Bohuslav Sobotka. La contesa tra le due principali forze della maggioranza avrà senza dubbio ripercussioni sul funzionamento del Governo. In autunno inoltre partirà la campagna per le elezioni presidenziali, il cui primo turno si terrà nel gennaio 2018. A marzo l’attuale presidente della repubblica, Miloš Zeman, dovrebbe annunciare se si ricandiderà per la carica.

Fine intervento della corona. Il buon andamento dell’inflazione a fine dello scorso anno ha avvicinato la fine dell’intervento sul corso della corona da parte della Banca Centrale Ceca. La conclusione del regime di intervento dovrebbe arrivare a metà anno, ma la data potrà variare a seconda delle condizioni di mercato e dell’inflazione. Si prevede un rafforzamento della corona nei confronti dell’euro tra il 3-5%.

Crescita in frenata. Nel 2017 la crescita dovrebbe fermarsi attorno al due percento. Nonostante l’anno elettorale, che solitamente è caratterizzato dall’espansione della spesa pubblica, rimane ancora basso il ritmo degli investimenti della pubblica amministrazione. L’economia ceca risente anche della fragilità della riprese in Unione Europea. Dovrebbero continuare a crescere la domanda interna e gli investimenti privati.

Salari in rialzo. Dal primo gennaio lo stipendio minimo lordo sale a undicimila corone mensili. Per l’intera economia si prevede un aumento di retribuzioni superiore al tasso di crescita del PIL. Le retribuzioni saranno anche uno dei temi principali della campagna elettorale per il rinnovo della Camera. Secondo le principali forze politiche gli stipendi in Repubblica Ceca rimangono ancora troppo bassi. Le ricette per alzare il potere d’acquisto dei cechi divergono: i socialdemocratici spingono su una maggiore redistribuzione, mentre il movimento Ano 2011 intravede un calo di contributi pensionistici e per la cassa malattia.

Registro Elettronico degli Incassi a (quasi) pieno regime. Dal primo marzo l’obbligo di trasmettere i dati delle fatture e degli scontri rilasciati ai clienti arriva anche per la piccola e la grande distribuzione. Anche i negozi dovranno quindi rilasciare ai clienti le ricevute del Registro Elettronico degli Incassi. I primi a sperimentare il funzionamento del sistema sono stati gli esercizi nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, che hanno l’obbligo di trasmettere i dati già dal primo dicembre 2016.

Accesso più difficile ai mutui abitativi. Il 2016 è stato un anno record per i mutui abitativi sia per i volumi di nuovi mutui concessi sia per i tassi d’interesse sotto il due percento annuo. Nel 2017 la dinamica frenerà bruscamente. A dicembre 2016 i tassi d’interesse hanno ripreso a salire a causa della  nuova Legge sulla fornitura dei mutui. Anche le linee guida della Banca Centrale Ceca diventeranno più stringenti. L’autorità di vigilanza vuole eliminare completamente i mutui forniti sull’intero valore dell’immobile. Inoltre i mutui che finanziano almeno l’ottanta percento del valore dell’immobile non dovrebbero superare più del quindici percento di tutti i mutui a scopo abitativo concessi dalla banca. Per i clienti il messaggio è chiaro: i mutui costeranno di più e l’acquisto dell’immobile dovrà essere finanziato con i risparmi in misura maggiore che in passato.  

 

Fonte fotografia: Pixabay

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