De'Longhi è diventato negli ultimi anni sinonimo di caffè di eccellenza in Repubblica Ceca. “Oltre alle qualità tecniche dei prodotti della marca trevigiana è indispensabile saper raccontare la storia del marchio e i suoi valori”, afferma Andrea Natale, General Manager di De'Longhi Praga.
De'Longhi è sbarcata in Repubblica Ceca nel 2007. Com'è cambiato da allora il mercato delle macchine da caffè nel Paese?
Il mercato è cresciuto tantissimo. Fin dall'inizio avevamo ben chiara l’idea di non voler diventare i leader di un piccolo mercato ma di essere noi stessi creatori di un vero mercato di macchine da caffè. E ci siamo riusciti quadruplicandone la dimensione. De'Longhi ne è diventata leader e, in rapporto al numero di abitanti ed alla ricchezza del Paese, registriamo tra le migliori performances al mondo.
Eppure in Repubblica Ceca la cultura del caffè preparato a casa è piuttosto differente dall'Italia...
Questo è vero. Ai cechi però interessa sperimentare e testare nuove cose. Perciò noi non abbiamo di certo aspettato che venissero a cercarci tra gli scaffali. Ogni anno realizziamo migliaia di presentazioni in negozi specializzati o durante gli eventi. In queste occasioni abbiamo la possibilità di dimostrare le qualità dei nostri prodotti e soprattutto di raccontarne la storia e i valori. E il popolo ceco spesso si innamora non soltanto dei nostri prodotti e dei nostri valori. I clienti sanno che acquistando una macchina De'Longhi portano a casa non solo un ottimo prodotto ma anche una parte dello stile di vita italiano.
Secondo Lei la capacità di raccontare il marchio e la sua storia diventa un elemento chiave per il successo?
Viviamo in un'epoca in cui abbiamo praticamente tutto. Quindi i nostri clienti non vogliono acquistare soltanto una macchina da caffè oppure una macchina da cucina. Nell'acquisto cercano anche emozioni e valori con cui identificarsi. Credo che questo valga per tutti i migliori prodotti Made in Italy. Quando gli italiani raccontano storie vere dei prodotti, conquistano e fanno innamorare le persone di tutto il mondo. La vendita rappresenta poi solo l'ultimo passo. Ovviamente devono essere storie vere e prodotti di qualità.
De'Longhi non è però solo una storia ma anche un contenuto tecnologico...
Certamente. Spesso portiamo i principali clienti a visitare il nostro stabilimento a Treviso, gioiello della tecnologia. Quando a fine visita viene a salutarci il signor De'Longhi, la reazione dei visitatori è incredibile. Noi non siamo un fondo d'investimento anonimo, ma una grande azienda nelle mani di una famiglia italiana. E ciò non vale solo per questo marchio. Il gruppo controlla anche i marchi Kenwood e Braun, attraverso i quali, analogamente, cerchiamo di trasmettere storie e valori in linea con il marchio. Con la Braun puntiamo ad una clientela che apprezza la precisione dell'industria tecnologica, mentre le macchine da cucina Kenwood hanno un inconfondibile stile british.
Un'ottima macchina da caffè ha bisogno di una materia prima di qualità. Puntate anche su questo settore?
Noi non siamo venditori di caffè. Tuttavia alcuni anni fa abbiamo realizzato una collaborazione con la Kimbo: tre tipi di miscela selezionati e adatti al gusto del mercato ceco. Ovviamente un espresso deve restare un espresso. Però i cechi hanno preferenze leggermente diverse dagli italiani: per loro è molto importante la consistenza della crema, non amano un caffè molto acido e hanno una grande predilezione per le bevande a base di caffè e latte.
Nel settore dei piccoli elettrodomestici si sta affermando sempre più il canale di vendita on-line, con una forte presenza in Repubblica Ceca di catene brick and click. Come reagite a questo cambio epocale?
Io vedo il web soprattutto come un nuovo canale, attraverso cui comunicare i nostri prodotti. Si tratta certamente di una comunicazione più impegnativa, che però è in grado di raggiungere nuove fasce di mercato, come per esempio i consumatori più giovani. Il web diventa sempre più il luogo dove il cliente cerca e confronta i prodotti. Se invece le vendite on-line rappresentano solo una corsa al prezzo più basso, allora non se ne ricava alcun valore aggiunto.
Un altro settore molto importante di De'Longhi è quello delle macchine da cucina. Come sta andando questo mercato?
Anche qui registriamo una forte crescita. I cechi stanno maturando una maggiore consapevolezza in tema di preparazione dei cibi e quindi optano sempre più per macchine di qualità, come le nostre. Perciò siamo presenti nei luoghi in cui si prepara buon cibo: dalle scuole di cucina fino ai festival gastronomici di prestigio, come il Prague Food Festival.
Nel settore delle macchine da cucina sta arrivando il cosiddetto internet delle cose. Come vi confrontate con questa sfida?
Vogliamo che le app per le nostre macchine da cucina siano più di un mero gadgets. Ad esempio le applicazioni per le macchine da caffè permettono una personalizzazione completa, in maniera molto intuitiva, della preparazione delle bevande. De'Longhista progettando un grill che, grazie all'interfaccia dell’applicazione, riuscirà a guidare passo dopo passo nella preparazione della carne. La prossima sfida è quella di produrre macchine da cucina che sappiano preparare delle ricette ad hoc, risparmiando così tempo e fatica agli utenti.
In passato a decidere sull'acquisto degli elettrodomestici erano soprattutto le donne, che quindi formavano un gruppo referenziale per la vendita. È ancora così?
Oggi esistono gruppi trasversali tra uomini e donne interessati a questo tipo di prodotti. Ma le donne ceche, che sono molto sensibili al design e alla bellezza dei prodotti, sono nostre grandi fans. L'anima dei nostri brand, orientata al bello, fa breccia nei loro cuori. Quindi senza di loro non avremmo mai raggiunto il grande successo degli ultimi anni.
Fonte fotografia: De'Longhi