Il collegamento ferroviario ad alta velocità tra Praga e Dresda fa parte di uno degli obiettivi strategici di collaborazione tra la Repubblica Ceca e la Germania. Su come verrà realizzato rimangono tuttavia dei forti dubbi.
Secondo quanto dichiarato dal ministro dell'economia del Land della Sassonia Martin Dulig, la tratta dovrebbe essere completata entro il 2030. La Sassonia vorrebbe infatti inserire i 40 chilometri di alta velocità dal confine ceco a Dresda nel piano federale delle infrastrutture. Il costo previsto della tratta sul versante tedesco è di circa 1,3 miliardi di euro.
Sul versante ceco invece i preparativi languono. Secondo il direttore per la strategia dell'Amministrazione delle Strade Ferrate (la SZDC) Radek Čech i permessi per costruire le prime TAV sul territorio ceco non dovrebbero arrivare prima del 2030. La costruzione sul versante ceco quindi non inizierà prima della suddetta data, dove i tedeschi prevedono di aver già completato i lavori. Le complicazioni sul versante ceco riguardano sia la progettazione della tratta, che richiederà un nuovo tracciato rispetto a quello storico, che il finanziamento dei lavori. Sul versante ceco infatti il costo della tratta dovrebbe salire a cinque miliardi di euro grazie alla costruzione di una galleria lunga 26,5 chilometri al confine della nuova stazione ad Aussig sull'Elba.
La questione legata al finanziamento è complicata anche dal fatto che nei prossimi anni calerà il gettito dai fondi europei. La SZDC vorrebbe finanziare le nuove tratte TAV con progetti di Partenariato Pubblico Privato. L'esperienza di altri Paesi europei tuttavia mostra, che raramente le linee TAV siano redditizie. Anche per questo il nuovo collegamento tra Praga e Dresda resta in alto mare.
Fonte: Camic
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