Il movimento Ano 2011 dell'ex ministro delle finanzeAndrej Babiš resta favorito nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati, che si terranno venerdì 20 e sabato 21 ottobre.
Il movimento diretto dall'ex patron del gruppo Agrofert ha saputo in questi mesi mantenere il vantaggio rispetto ai suoi principali competitor. Tuttavia gli scandali piovuti sulla testa di Andrej Babiš, tra cui la messa sotto accusa nell'affaire della sovvenzione europea al Nido della Cicogna, e una campagna elettorale partita a maggio, hanno logorato la posizione del movimento. Se nei mesi estivi i sondaggi aggiudicavano al movimento circa un terzo delle preferenze dei cechi, oggi le intenzioni di voto si fermano tra il 26 e il 27%, in costante declino da agosto.
Nonostante ciò, Andrej Babiš mantiene una distanza di sicurezza rispetto agli ex alleati di governo del Partito socialdemocratico. Negli ultimi due sondaggi resi noti, elaborati dalle agenzie Focus e Median, i socialdemocratici registrano il 14/15% delle preferenze, mentre dovrebbero arrivare terzi i comunisti con il 12%. Faticano i partiti del centrodestra: l'ODS, l'ex principale partito ceco per quasi vent'anni, raggiunge a stento il 10%, mentre Top 09 è data al 7% e i popolari al 6%.
In forte ascesa, infine, due nuovi partiti. Si ripresenta alla Camera, ma con una formazione nuova, il leader populista Tomio Okamura, che i sondaggi accreditano al 7%. La vera novità delle elezioni sembra siano i Pirati, che ormai da tempo superano nelle intenzioni di voto la barra del 5%. Il principale rischio per il Partito Pirata sono i suoi stessi elettori: la formazione ha un elettorato molto giovane con un comportamento elettorale poco prevedibile.
Difficile fare valutazioni sui seggi. Il calcolo dei voti del sistema proporzionale ceco favorisce le grandi formazioni e i partiti arrivati in testa nelle singole circoscrizioni, che in Repubblica Ceca equivalgono alle regioni e a Praga Capitale. Di forte impatto è anche il numero dei voti dispersi dalle formazioni che restano sotto la soglia del 5%. Ad essere a rischio sono praticamente ben 4 delle 8 formazioni che nei sondaggi superano la soglia. Oltre agli errori di misurazione dei sondaggi, bisogna tenere conto anche degli elettori che decidono le proprie preferenze all'ultimo minuto, e sono pertanto difficilmente rilevabili nelle indagini demoscopiche.
Fonte: showme.median.cz
Fonte fotografia: psp.cz