I partiti della maggioranza hanno deciso di rivedere la riforma delle pensioni già approvata dal governo.
I partiti hanno trovato questa settimana un accordo per rivedere il meccanismo dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Secondo il nuovo accordo gli scatti periodici diminuiranno da due a un mese per anno. Il meccanismo entrerà in vigore per i nati nel 1966 e negli anni successivi. Secondo la riforma i maschi nati nel 1966 andranno in pensione a 65 anni e un mese d’età. Il requisito poi aumenterà ogni anno di un mese salvo interventi da parte dell’esecutivo.
La riforma prevede anche il riordino delle pensioni anticipate e modifiche del calcolo dell’assegno. Le opposizioni hanno già promesso di cancellare l’aumento dell’età pensionabile, se accederanno al governo dopo le legislative del prossimo anno.
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