Dal primo luglio sono cambiate alcune regole riguardanti le ingiunzioni di pagamento elettroniche, che vengono trasmesse tramite la posta certificata. Lo scrive lo studio legale Rödl & Partner, socio CAMIC.
Con la modifica del codice di procedimento giudiziario sono avvenute alcuni importanti cambiamenti per le ingiunzioni elettroniche ordinate dai tribunali cechi. Dal primo luglio è venuta a meno la soglia massima di un milione per l’ingiunzione di pagamento elettroniche. Attualmente quindi il tribunale può emettere l’ordinanza per qualsiasi cifra. All’ingiunzione elettronica si comincia anche ad applicare la finzione di consegna al decimo giorno di invio del decreto, qualora il destinatario non apra prima la casella elettronica. Da quel giorno quindi comincia a decorrere il periodo di 15 giorni per impugnare la decisione del tribunale.
La modifica riguarda in primo luogo le imprese e le persone giuridiche e anche gli imprenditori individuali. La stragrande maggioranza di loro ha infatti l’obbligo di utilizzare la posta elettronica certificata. Anche le altre persone fisiche dotate della casella di posta certificata possono ricevere lì le ingiunzioni elettroniche.
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