La Camera dei Deputati ha approvato la semplificazione del sistema degli stipendi minimi e garantiti. Si attende ora il passaggio al Senato, dove non si attendono difficoltà per la norma elaborata dal Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali.
Il sistema degli stipendi garantiti viene di fatto abolito per il settore privato, dove viene invece incentivata la contrattazione collettiva a livello aziendale o di settore. Gli stipendi garantiti vengono mantenuti per il settore pubblico ma in forma ridotta: il numero delle categorie viene ridotto da otto a quattro.
Sono previsti cambiamenti fondamentali anche per lo stipendio minimo, che verrà fissato su una base di parametri. Entro il 30 settembre verrà comunicato il valore dello stipendio minimo per l’anno prossimo. “Entro il 2029 lo stipendio minimo dovrebbe aumentare al 47% dello stipendio medio” ha indicato il vicepremier Marian Jurečka. Nel 2025 la quota dovrebbe crescere al 42,2%.
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