Le imprese ceche hanno reagito prontamente alle recenti modifiche legislative, tagliando i contratti atipici di lavoro, conosciuti come DPP (lavoro dipendente con accordo lavorativo). Secondo un sondaggio condotto dalla Camera di Commercio Ceca, questa tendenza è emersa dopo l'approvazione delle nuove normative lo scorso anno.
La ricerca ha rivelato che quasi due terzi delle imprese hanno ridotto il numero di dipendenti con contratti DPP, mentre il 29% non ha apportato cambiamenti significativi alla propria struttura lavorativa. Le alternative adottate dalle aziende per sostituire i contratti DPP includono la ridistribuzione del carico di lavoro tra i dipendenti esistenti, la stipula di nuovi contratti con lavoratori autonomi, l'adozione di altre forme di contratti atipici e la conversione dei contratti in modalità part-time.
Le motivazioni che hanno spinto le aziende a prendere questa decisione sono principalmente legate agli aumenti degli oneri finanziari e burocratici derivanti dalle nuove normative. Questi includono la necessità di pagare compensi maggiorati per il lavoro nei giorni festivi, per le ferie o per l'obbligo di pianificare in anticipo gli orari lavorativi. Secondo le stime delle imprese coinvolte nel sondaggio, tali aumenti di costo oscillano tra il dieci e il trenta percento.
Fonte: https://ct24.ceskatelevize.cz/clanek/domaci/vic-nez-polovina-ceskych-firem-propousti-dohodare-hlavne-kvuli-vyssim-nakladum-347444 Immagine: komora.cz