Antares mantiene la produzione di sedie in Repubblica Ceca e prepara novità per il prossimo anno
Il produttore di sedie per ufficio Antares, socio Camic, è presente sul mercato dall'inizio degli anni '90 ed è tra le poche aziende a mantenere una parte della sua produzione in Repubblica Ceca. “Per il prossimo anno stiamo preparando una grande novità: prodotti che abbiamo sviluppato interamente in house” dice durante l'intervista Ludovico Cosmi, direttore commerciale dell'azienda.
In quale stato si trova il vostro mercato?
Rispetto agli ultimi tre anni, il mercato è rallentato. Questo vale per la Repubblica Ceca, dove il calo è stato marcato, e per molti altri Paesi a cui forniamo i nostri prodotti. Durante la pandemia di Covid-19, le persone erano a casa e acquistavano molto online, quindi il mercato ha retto. Quest'anno, però, la domanda nella Repubblica Ceca ha subito un forte rallentamento, soprattutto all'inizio dell'anno e in estate. Le aziende sono ancora incerte a causa dell'aumento dei costi, della guerra in Ucraina e dell'inflazione. Molte grandi aziende hanno trasferito parte delle loro attività all'estero o hanno introdotto lo smart working obbligatorio, affinché i dipendenti siano presenti negli uffici solo per una parte della settimana. Questo ha portato a una diminuzione del numero delle postazioni di lavoro presenti negli edifici aziendali. In risposta alla situazione sul mercato abbiamo dovuto ripensare la nostra struttura e il nostro modo di operare, ma non abbiamo dovuto effettuare licenziamenti.
Avete avviato la vostra produzione 30 anni fa, nel 1993, e avete mantenuto i vostri stabilimenti nella Repubblica Ceca, nonostante molte aziende abbiano spostato la produzione in Asia. Cosa vi spinge a farlo? E quali sono i vantaggi per i clienti?
Abbiamo iniziato con la produzione negli anni '90. All'epoca, il centro principale per la produzione di sedie, e non solo di quelle da ufficio, era il Nord Italia e la zona di Manzano. All'epoca, i miei genitori decisero di importare i componenti dall'Italia e di iniziare ad assemblare le sedie in Repubblica Ceca. Grazie alla produzione in proprio, siamo in grado di offrire ai nostri clienti soprattutto una maggiore personalizzazione del prodotto realizzando dettagli e rifiniture secondo i loro desideri. Non a tutti basta la solita sedia nera importata dalla Cina. Altri vantaggi sono le consegne più rapide, la prossimità del servizio e dell'assistenza al cliente. Dato che parte della produzione avviene qui, i costi e quindi i prezzi sono leggermente più alti rispetto ai prodotti provenienti dall'Asia. Tuttavia, il cliente riceve da noi un servizio di qualità nettamente superiore e ben più ampio.
Attualmente vi concentrate sulla Repubblica Ceca e su altri Paesi dell'Europa centrale e orientale. Avete altre ambizioni sui mercati esteri?
Negli ultimi anni abbiamo iniziato a espanderci in Nord Africa. Abbiamo avuto contratti interessanti in Egitto e circa due anni fa abbiamo aperto un ufficio di rappresentanza in Marocco. Siamo poi presenti da diversi anni con una nostra filiale nel Ghana. L'Africa è quindi un mercato, che ci interessa. Guardiamo con interesse anche ai mercati dell'Est, dove la situazione è complicata a causa della burocrazia e della guerra russa in Ucraina.
Tra le ultime tendenze c'è quella di sedersi in modo sano. Come risponde Antares a questa domanda?
Del modo sano di stare seduti si parla molto nell’ultimo periodo e si tratta di un fattore rilevante. Il cliente infatti non tornerà ad acquistare una sedia su cui sta scomodo da seduto. Tuttavia, l’unico modo di stare seduti in modo sano è di non stare sulla sedia troppo a lungo e alzarsi in piedi. Naturalmente, le nostre sedie contengono componenti che rispondono a questa tendenza e alcuni adattamenti sono richiesti dalla legislazione europea. Un'altra questione è il prezzo e la disponibilità a pagare di più un prodotto di questo tipo. Questo vale anche per le tendenze ecologiche. Tutti vogliono sedie che sono prodotte emettendo meno emissioni ma, quando guardano il prezzo, cambiano idea. A questo proposito, ci troviamo in una sorta di periodo di transizione, perché le tecnologie per la produzione ecologica sono ancora piuttosto costose e quindi hanno un impatto significativo sul prezzo finale. Quando questi prodotti inizieranno a essere venduti su larga scala, diventeranno più accessibili.
Oltre alla produzione avete in azienda anche attività di sviluppo?
Ciascuna delle nostre filiali propone delle idee che poi incorporiamo nel nostro sviluppo, nel quale abbiamo investito molto negli ultimi tempi. Abbiamo iniziato a sviluppare i nostri prodotti in collaborazione con architetti e designer italiani e di altri Paesi europei. La grande novità arriverà l'anno prossimo, quando prevediamo di lanciare i prodotti che abbiamo sviluppato in house. Stiamo cercando di stare al passo con i tempi e con i cambiamenti sul mercato.
