Le imprese criticano la prospettata modifica della tassazione dei benefit non finanziari destinati ai dipendenti.
La manovra presentata giovedì dal governo per risanare i conti pubblici prevede l’abolizione dell’esenzione fiscale per i benefit non finanziari erogati dalle aziende. Secondo le imprese, la modifica porterà a una forte riduzione dell’erogazione dei benefit, che diventeranno per loro meno convenienti. Secondo le stime dell’agenzia Grafton Recruitment, circa l’80 percento delle imprese ridurranno i benefit nel caso in cui non ci sia più l’esenzione fiscale. “Le casse dello Stato quindi non otterranno i ricavi extra e verranno danneggiati i dipendenti” ha indicato il direttore di Grafton Recruitment Martin Malo.
Secondo gli esperti potrebbero essere danneggiate anche le aziende attive in settori che erogano servizi e che vengono acquistati in misura rilevante tramite i benefit aziendali. Si tratta ad esempio degli abbonamenti per le palestre. Si stima che i dipendenti saranno meno disposti ad acquistare questi servizi.