La Repubblica Ceca, assieme a Slovacchia e Ungheria, avrà una deroga dall’embargo sul petrolio russo. Lo hanno deciso i vertici dell’Unione Europea durante il summit a Bruxelles di questa notte.
L’embargo deciso nell’ambito del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia non riguarderà il greggio trasportato tramite gli oleodotti. L’eccezione è un’apertura a Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca che non hanno sbocchi sul mare. Secondo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la decisione inciderà fin da subito su due terzi delle importazioni del petrolio russo nell’Unione e la quota salirà al 90 percento entro la fine dell’anno. Il restante 10 percento è rappresentato dall’oleodotto Druzhba, che trasporta il petrolio nei tre paesi centroeuropei.
La durata della deroga verrà discussa dai rappresentanti dei paesi membri nei prossimi giorni. Dovrebbe comunque trattarsi di almeno un paio d’anni. I tre paesi hanno ottenuto garanzie, che otterranno sostegno da altri paesi, qualora Mosca decida di interrompere le forniture.
La Repubblica Ceca ottiene dall’oleodotto Druzhba circa la metà del petrolio che importa. L’altra metà proviene dall’oleodotto TAL, che parte da Trieste. La Repubblica Ceca vorrebbe potenziare l’oleodotto transalpino che rifornisce anche l’Austria e il sud della Germania. La produzione domestica di carburanti non copre tutto il fabbisogno del paese, perciò la Repubblica Ceca deve importare anche prodotti petroliferi.
Fonte: www.ansa.it
Fonte fotografia: Consiglio europeo
