I sindacati cechi cominciano a mobilitarsi per ottenere maggiori rialzi degli stipendi a causa dell’alta inflazione degli ultimi mesi.
Le prime spinte arrivano dal settore pubblico, che ha visto un congelamento degli stipendi per i lavoratori amministrativi. A partire dal primo maggio i sindacati depositeranno un preavviso di sciopero per i dipendenti delle agenzie per l’impiego. I rappresentanti chiedono aumenti salariali per l’alta inflazione e il forte incremento delle pratiche dovuto all’arrivo dei profughi dall’Ucraina. I sindacati, inoltre, non escludono proteste e scioperi anche in altri settori per ottenere adeguamenti in busta paga. “Il nostro obiettivo è trovare un accordo, non avere uno sciopero generale” ha dichiarato il presidente della maggiore confederazione sindacale, la ČMKOS, Josef Středula.
Il ministro del lavoro Marian Jurečka si è detto disposto ad aprire una trattativa con i sindacati. Il governo è tuttavia restio a concedere aumenti degli stipendi. L’esecutivo del premier Petr Fiala vuole rimettere in sesto i conti pubblici e ridurre il deficit. Secondo il governo e alcuni esperti, la politica espansiva delle retribuzioni ha inoltre contribuito a spingere in alto l’inflazione ceca, la terza più alta in Unione Europea. Concedere altri aumenti alimenterebbe la fiammata dei prezzi, sostiene l’esecutivo.
Fonte: ct24.ceskatelevize.cz
Fonte fotografia: Úřad práce ČR
