Il governo ceco ha deciso di abolire a partire da mercoledì 9 febbraio l’obbligo di mostrare il green pass per l’accesso a bar e ristoranti, ai luoghi di prestazione dei servizi e agli eventi culturali e sportivi. L’esecutivo ha anche pubblicato le modifiche che intende apportare ai programmi di ristoro.
Secondo il premier Petr Fiala, la decisione del governo è stata accelerata dalla decisione della Corte Suprema Amministrativa, che aveva censurato l’obbligo di mostrare il green pass nei bar e ristoranti e negli alberghi. Secondo il tribunale un tale obbligo non poteva essere introdotto ricorrendo alla legge pandemica, come ha fatto l’esecutivo.
Il governo ha deciso anche di fermare lo screening nelle aziende a partire dal 18 febbraio.
L’esecutivo ha pubblicato alcune modifiche che vuole apportare ai programmi di ristoro Covid 2021 e Covid Nepokryté náklady. I due programmi dovrebbero essere più mirati e riguardare soprattutto le aziende dell’accoglienza e della ristorazione, gli organizzatori di eventi e le agenzie di viaggio. “(Gli aiuti) saranno indirizzati soprattutto ai piccoli imprenditori, che non hanno mezzi a sufficienza e non hanno riserve per affrontare le interruzioni” ha sottolineato il premier Petr Fiala.
Il governo vuole discutere le modifiche con le parti sociali e far partire i bandi nella seconda metà del mese. Secondo le informazioni del ministro dell’industria e del commercio Jozef Síkela il periodo di sostegno si ridurrà di circa un mese, dal 25 novembre a 26 dicembre. Per accedere al programma, l’impresa deve aver registrato nel secondo semestre un calo di fatturato di almeno il 50 percento, mentre il precedente governo aveva previsto come requisito un calo del 30 percento negli ultimi due mesi dell’anno. La spesa in questo modo dovrebbe scendere da 12 a circa tre miliardi di corone.
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