Da febbraio l’Italia permette l’arrivo sul proprio territorio di visitatori dagli stati dell’Unione Europea solo con il green pass europeo.
L’Italia aveva irrigidito le proprie condizioni per gli arrivi dagli stati dell’Unione Europea a metà dicembre. Richiedeva un test PCR o antigenico negativo a tutti i viaggiatori, anche quelli vaccinati o guariti dalla malattia covid-19. Per l’obbligo aggiuntivo il paese è stato criticato dall’Unione Europea. L’Italia sosteneva di dover irrigidire i controlli alle frontiere, in quanto la situazione epidemiologica nei paesi circostanti era molto peggiore. Ma questo non è più valido e con la variante omicron l’Italia ha registrato fino a 200.000 nuovi casi al giorno.
La misura quindi scadrà il 31 gennaio e non verrà prorogata dal ministero della salute. Da martedì per l’arrivo in Italia dalla Repubblica Ceca e da altri paesi dell’Unione basterà il green pass base. Le persone, che sono vaccinate o guarite da massimo 180 giorni dalla malattia covid-19, non avranno più bisogno del test per l’arrivo in Italia. Dovranno tuttavia compilare il modulo per i viaggiatori. Il green pass è inoltre necessario per l’accesso in numerosi negozi e officine, oltreché in ristoranti o impianti di risalita.
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