La Commissione Europea ha ricevuto mercoledì 2 giugno il Piano nazionale di ripresa varato a metà maggio dal governo ceco.
Il piano prevede uno stanziamento complessivo di fondi a fondo perduto di 200 miliardi di corone, a cui si aggiungono altri 405 miliardi di corone di mutui agevolati, a cui per ora il governo ceco non intende attingere. Le risorse saranno erogate in contemporanea con altri fondi europei come quelli della coesione o il nuovo programma destinato alle regioni, che subiranno un impatto a causa della cessazione dell’estrazione del carbone. Tra i principali obiettivi fissati a livello europeo ci sono il sostegno alla transizione verde e digitale o l’aumento della resilienza dell’economia.
La Commissione ha due mesi per valutare se il piano soddisfa i criteri precedentemente stabiliti da Bruxelles. Qualora l’esito sia positivo nel giro di un mese potrebbe essere formalizzato l’avvio del piano. Solo in seguito, presumibilmente in autunno, sarà possibile avviare gli eventuali bandi. È previsto che quest’anno gli stati potranno spendere fino al 13 percento delle risorse stanziate.
I pilastri:
- Trasformazione digitale (28 miliardi di corone): Comunicazione elettronica con lo Stato e gli enti locali, digitalizzazione delle imprese e degli iter edili
- Infrastrutture fisiche e transizione ecologica (quasi 91 miliardi di corone): Infrastrutture ferroviarie, stazioni di rifornimento, macchine a basso impatto ecologico e motorizzazione alternativa, sostituzione caldaie, maggiore riciclo, migliore gestione delle risorse idriche.
- Istruzione e mercato del lavoro (41 miliardi di corone): sviluppo delle competenze digitali di allievi e insegnanti, inserimento di tecnologie moderne nell’insegnamento, servizi sociali più accessibili e moderni.
- Istituzioni, regolamentazioni e sostegno all’imprese in reazione al Covid-19 (13 miliardi di corone): Amministrazione pubblica più efficiente, preparazione professionale di progetti pubblici di qualità, migliore uso delle risorse pubbliche con maggiore coinvolgimento dei capitali privati, riforme anti-corruzione.
- Ricerca, sviluppo e innovazione (oltre 13 miliardi di corone): rafforzamento della ricerca medica e creazione di autorità nazionali di ricerca in alcuni settori come malattie infettive o oncologiche, introduzione di innovazioni nelle aziende.
- Salute e resilienza della popolazione (quasi 15 miliardi di corone): costruzione del centro della medicina cardiovascolare e di trapianti, miglioramenti dell’istruzione di medici e figure sanitarie, costruzione del nuovo Istituto oncologico ceco.
Fonte: ec.europa.eu
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