Il mercato immobiliare in Repubblica Ceca ha continuato a crescere anche nel secondo trimestre nonostante l’epidemia Covid-19. Lo ha comunicato l’agenzia Deloitte sulla base dei contratti depositati al catasto.
Tra aprile e fine giugno sono state vendute nei capoluoghi di regione cechi quasi 6.200 abitazioni per un valore complessivo di 26 miliardi di corone. Sebbene il numero delle abitazioni sia diminuito, il volume delle compravendite è aumentato del 5,7 percento. Oltre la metà delle transazioni è avvenuta a Praga, seguono Brno (8,5%) e Pilsen (7,5%).
Il prezzo medio degli immobili ceduti è cresciuto di oltre il dieci percento pari a 67.000 corone per metro quadrato. A Praga l’aumento è stato del cinque percento arrivando a 88.700 corone ceche per metro quadrato. Forti aumenti anche a Pilsen, Ústí nad Labem, Liberec e Zlín, dove i prezzi sono cresciuti di oltre il venti percento. L’aumento più modesto, del 2,9%, è stato registrato a Karlovy Vary, dove un metro quadro costa in media 28.100 corone.
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