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29.07.2020

Euro rimane la moneta più usata dagli esportatori cechi

L’euro rimane la moneta più utilizzata dagli esportatori cechi. Lo indicano i dati contenuti nel Rapporto sul ruolo internazionale dell’euro redatto dalla Banca Centrale Europea.

Secondo questi dati nel 2019 il 79,4 percento dell’export di beni e il 76,1 percento dell’export dei servizi da parte delle imprese ceche è stato realizzato in euro. Nelle importazioni di beni la quota scende a 67,7 percento, mentre nei servizi sfiora l’ottanta percento. L’ampio utilizzo dell’euro nel commercio estero è una delle conseguenze del forte legame della Repubblica Ceca con i paesi dell’eurozona.

L’euro non assume tuttavia in Repubblica Ceca i connotati di una moneta parallela. Solo il 6,7 percento dei depositi delle famiglie e imprese non finanziarie ceche sono denominati in euro per un totale di undici miliardi di euro. Oltre il novanta percento dei depositi è detenuto in corone ceche. Le imprese e le famiglie fanno maggior ricorso ai crediti denominati in euro, che rappresentano il 13,8 percento degli impieghi totali per un valore complessivo di quasi 17 miliardi di euro.

La grande incidenza dell’euro sul commercio estero ceco è uno degli argomenti per l’entrata della Repubblica Ceca in eurozona. L’adesione del Paese alla moneta unica è stata rinviata nel 2018 sine die. Gli ultimi due Paesi che hanno cominciato il percorso di adesione sono la Bulgaria e la Croazia, dove l’euro viene ampiamente utilizzato dalla popolazione. In Croazia sono denominati in euro circa la metà dei depositi e impieghi, mentre in Bulgaria si attestano a circa il trenta percento.

Fonte:  www.ecb.europa.eu

Fonte fotografia: Pixabay

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