I proprietari degli immobili sono fortemente critici verso la proposta di moratoria sugli affitti formulata dal governo. I due progetti di legge relativi agli affitti residenziali e imprenditoriali sono stati approvati dal governo e verranno discussi a metà aprile dalla Camere.
La moratoria sugli affitti, ossia il blocco dello sfratto degli affittuari in difficoltà finanziarie a causa dell'epidemia, può mettere in serie difficoltà i proprietari degli immobili, avvertono le associazioni del settore. "La proposta del governo, nella versione a nostra disposizione, non è accettabile" ha reagito l'Associazione cittadina dei proprietari degli immobili (Osmd), che riunisce soprattutto i proprietari di piccola dimensione. "L'esistenza di molti di loro dipende dall'entrata regolare rappresentata dall'affitto e hanno i loro obblighi finanziari, ad esempio devono pagare prestiti e mutui" indica l'Associazione. A rischio è la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili. Secondo i proprietari il governo avrebbe dovuto piuttosto potenziare il programma già esistente di contributi alle spese abitative destinandolo agli inquilini che si sono ritrovati in difficoltà economiche.
"La proposta non significa affatto che per gli inquilini venga meno il dovere di pagare l'affitto" ha difeso la proposta dalle critiche il portavoce del Ministero dello Sviluppo Locale, Vilém Frček. Secondo le due proposte approvate dall'esecutivo le rate degli affitti mancate dovranno essere versate entro il 31 maggio 2021 nel caso di affitti a scopo residenziale o entro il 31 marzo 2021 nel caso degli affitti a scopo imprenditoriale. La moratoria si applica dal 12 marzo al 30 giugno per gli affitti a scopo imprenditoriale, mentre per gli affitti a scopo residenziale dal 12 marzo al giorno successivo alla cessazione delle misure eccezionali, ma al più tardi fino al 30 settembre. Dalla moratoria sono esclusi i soggetti, che al 12 marzo erano già in ritardo con i pagamenti, o che sono in difficoltà di pagamento per ragioni non attinenti all'epidemia.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: vlada.cz