Lo scorso lunedì, le parti sociali hanno raggiunto un accordo sulla modifica del Codice del Lavoro. L'accordo, annunciato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dovrebbe facilitare l'iter legislativo previsto per la revisione della legge. L'intesa coinvolge i sindacati, le organizzazioni dei datori del lavoro, il governo e il Ministero del Lavoro.
Tra le misure che rientrano nell'accordo troviamo il nuovo calcolo dei periodi di ferie. Con la nuova legislazione, i periodi di ferie dovrebbero essere calcolati sulle ore effettive di lavoro nell'arco di una settimana e non sulla base del numero delle giornate, come del resto accade oggi. Il nuovo sistema dovrebbe essere adeguato e rispettoso nei confronti dei dipendenti con turni atipici nel corso della settimana, mentre gli altri lavoratori non dovrebbero risentire delle modiche messe in atto.
L'accordo, invece, non contiene l'estensione del periodo obbligatorio di ferie a cinque settimane nel settore privato. Contro la misura, i cui costi extra per le imprese erano valutati intorno ai 35 miliardi di corone, erano insorti i rappresentanti delle piccole e medie imprese. Nelle grandi imprese, la quinta settimana di ferie è stata fissata negli accordi sindacali di gruppo o di settore.
«Per le aziende è importante anche la modifica delle regole di recapito delle comunicazioni ai dipendenti», sottolinea il presidente dell'unione di trasporto e industria della Repubblica Ceca, Jaroslav Hanák. Il nuovo testo legislativo semplificherà le regole di recapito delle comunicazioni ai dipendenti, che sono spesso al centro di controversie, ad esempio nei casi di licenziamento. La modifica del Codice del Lavoro contiene anche il job sharing, ossia la possibilità che due o più dipendenti part-time sottoscrivano un accordo per svolgere una posizione full-time. Infine, la modifica delle legge comprende il recepimento delle nuove disposizioni europee riguardo i lavoratori inviati in distacco all'estero.
Fonte: www.mpsv.cz
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