Il governo ceco rimane diviso sulla proposta di bilancio per il prossimo anno. Il disegno di legge preparato dal Ministero delle Finanze è stato approvato dal governo con l'astensione dei ministri nominati dal Partito Socialdemocratico Ceco.
L'attuale proposta di bilancio prevede per il prossimo anno entrate per 1.558 miliardi di corone e uscite per 1.598 miliardi di corone. Il deficit programmato rimane bloccato a 40 miliardi di corone. «La proposta apre la strada per un altro aumento decisivo delle pensioni e degli stipendi nel settore dell'istruzione. Contiamo su un maggior sostegno alla ricerca e sviluppo e continuiamo ad aumentare gli investimenti» ha sostenuto il ministro delle finanze Alena Schillerová del movimento ANO 2011, principale forza di governo. La bozza prevede un significativo aumento della spesa per le pensioni e il sostegno alle giovani famiglie, oltreché una crescita di salari in alcuni settori scelti come istruzione o forze dell'ordine. A molti ministeri, tra cui Trasporto, Affari Sociali o Sviluppo Locale, viene invece chiesto un taglio di spesa. La spesa in conto capitale dovrebbe poi aumentare a 85 miliardi di corone (135 miliardi con contributi UE) e quella per ricerca e sviluppo a 47,6 miliardi di corone.
I socialdemocratici di fatto contestano i tentativi di riduzione di spesa attuati dal ministro Alena Schillerová. Secondo il leader dei socialdemocratici, vicepremier e ministro degli Interni Jan Hamáček, i tagli potrebbero mettere a dura prova il funzionamento degli enti. Un altro esponente socialdemocratico, il ministro del Lavoro e Affari Sociali, Jana Maláčová, ha chiesto direttamente un aumento di 11 miliardi di corone di stanziamento per il suo ministero.
Il governo ha invece lasciato da parte le richieste della grande manifestazione tenutasi domenica sulla piana di Letná. I 250.000 manifestanti radunati a Praga hanno chiesto la testa di ben due componenti del governo, la Guardasigilli Marie Benešová e il premier Andrej Babiš. Quest'ultimo ha reagito alla piazza in un intervento davanti ai diplomatici cechi per il commercio e l'economia. «Uno direbbe che più soldi pompiamo nell'economia, più la gente è insoddisfatta» ha reagito con un paradosso il premier Babiš, che tuttavia non ha alcuna intenzione di dimettersi.
Fonte: ct24.ceskatelevize.cz
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