Nelle controversie tra i gestori di pubblici esercizi e i gestori collettivi dei diritti d'autore è stato scritto un nuovo capitolo. A intervenire sul tema è la Corte Costituzionale ceca con una nuova sentenza.
La Corte Costituzionale è stata chiamata a esprimersi su un ricorso presentato da un ristoratore del distretto di Rakovník contro un accertamento effettuato dagli ispettori di Intergram, il gestore dei diritti d'autore dei produttori e degli artisti televisivi. Durante il controllo degli ispettori è stata scoperta la presenza nel locale di una televisione e di una radio, sebbene il locale non disponesse di una convenzione con Intergram. Il ristoratore si è difeso affermando che i due apparecchi vengono usati solo per trasmettere trasmissioni sportive della tv pubblica. Ciò ha portato a una sanzione per mancato versamento di diritti di seimila corone più interessi di mora. La decisione degli ispettori è stata poi confermata anche dai tribunali.
Ribaltando i verdetti dei tribunali di grado inferiore, la Corte Costituzionale ha deciso che la mera presenza dei due apparecchi non è motivo sufficiente per comminare una sanzione dando quindi ragione al ristoratore. Oltre alla presenza degli apparecchi, gli ispettori devono documentare e dimostrare che non solo effettivamente avvenga la diffusione in pubblico dei contenuti radio e televisivi, ma anche che tali contenuti siano di competenza del gestore e che il locale non abbia una convenzione. La Corte Costituzionale si è inoltre soffermata sulla qualifica di artista con cui vengono titolati i telecronisti sportivi. Il sospetto è che tale definizione venga inopportunamente allargata per far ricadere i giornalisti televisivi nel novero delle persone tutelate dalle società gestrici dei diritti d'autore. Il caso quindi torna alla Corte regionale di Praga che dovrà valutare di nuovo il caso alla luce delle indicazioni fornite dalla Corte Costituzionale.
Fonte: www.usoud.cz
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