Gli imprenditori cechi preferiscono condurre le aziende senza la presenza di altri soci. Lo mostrano i dati raccolti e pubblicati da Crif - Czech Credit Bureau, socio Camic.
Secondo i dati raccolti dall'agenzia, il 64 percento delle 518.000 aziende registrate in Repubblica Ceca ha un unico socio. Lo share sale poi tra le aziende con meno di cinque anni di vita, dove le imprese con un unico proprietario rappresentano quasi i tre quarti del totale. Dall'altra parte le aziende con due soci sono 125.000 (circa un quarto del totale) e quelle con tre o più soci 55.000. «Una maggiore individualizzazione nel fare impresa in Repubblica Ceca può essere legata alla rimozione della barriera finanziaria con la diminuzione del capitale sociale obbligatorio da 200.000 corone a una sola corona» indica Věra Kameníčková, analista capo di Crif - Czech Credit Bureau.
A pesare nella decisione di avere soci o meno è anche la governance dell'azienda. «Con il proprietario unico la responsabilità di condurre l'azienda è di una sola persona. Tutto è più semplice, in quanto si evitano discussioni e confronti sull'orientamento dell'azienda» sottolinea Věra Kameníčková. Dall'altra parte non sembrano esserci grandi differenze nelle performance delle aziende legate al numero dei soci e proprietari. Le aziende con un giro d'affari di almeno dieci milioni di corone rappresentano il dodici percento tra le aziende con un unico proprietario e il quindici percento nelle aziende con più proprietari. Impiegano più di dieci persone il sette percento di aziende senza socio e il dieci percento con più soci.
Fonte: www.informaceofirmach.cz
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