Il board della Banca Nazionale Ceca ha bocciato nella seduta di giovedì 7 febbraio la proposta di rialzare ulteriormente i tassi d'interesse. In favore alla mozione hanno votato due componenti del board, mentre cinque membri hanno votato per il mantenimento dei tassi a livelli attuali.
La decisione di non proseguire, almeno per ora, nella politica del rialzo dei tassi d'interesse avviata a fine 2017 è scaturita dalla nuova previsione macroeconomica della crescita del PIL e dell'inflazione. «L'inflazione in Repubblica Ceca salirà temporaneamente a inizio anno per tornare nei mesi successivi vicino all'obiettivo del due percento», ha specificato il governatore Jiří Rusnok. La Banca Nazionale prevede un andamento del mercato interno con spinte verso il rialzo dell'inflazione dovute all'andamento del mercato del lavoro. «Le spinte verso l'inflazione saranno bilanciate dalle crescenti spinte deflazioniste dei prezzi delle importazioni» ha aggiunto Rusnok.
La Banca Nazionale Ceca ha rivisto al ribasso anche i tassi di crescita del PIL per il 2019 e il 2020, per i quali la Banca Nazionale prevede una crescita del PIL del 2,9 percento. A trainare l'economia saranno i fattori interni, tra i quali la spesa delle famiglie e la rinnovata spesa governativa.
In merito all’aumento dei tassi d'interesse, continua a essere valida la previsione di alcuni punti al rialzo dei tassi nel 2019. Ma Rusnok specifica: «In condizioni sfavorevoli potrebbe anche non esserci alcun rialzo».
Fonte: www.cnb.cz
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