La Direzione di Strade e Autostrade (Řsd) pagherà di più il tratto dell’autostrada D11 tra Hradec Králové e Smiřice.
L’ente ha ceduto in un braccio di ferro con il consorzio guidato dalla società Eurovia, che si era aggiudicata l’appalto. Le imprese del concorso si sono rifiutate per quattro mesi di entrare in cantiere. Secondo le ditte, il cantiere non era stato ripristinato dopo l’indagine archeologica. Il livello di scontro è aumentato nell’ultima settimana di gennaio, quando le imprese hanno minacciato di recidere il contratto di costruzione. In quel caso la Řsd avrebbe dovuto indire nuovamente la gara d’appalto.
Il sovrapprezzo richiesto dai costruttori per rimettere in sesto il cantiere e ripartire con i lavori di costruzione, ammonta a 200 milioni di corone. Il sovrapprezzo dovrebbe coprire in parte anche l’aumento dei costi di materiale e della forza lavoro verificatosi dal 2017, quando furono presentate le offerte. Due anni fa c’è stata una penuria di appalti infrastrutturali e le imprese avevano offerto sconti consistenti di decine di punti percentuali per aggiudicarsi un appalto. Ad esempio, il consorzio guidato dall’Eurovia si aggiudicò l’appalto per la D11 applicando un ribasso di oltre il trenta percento. Una politica difficilmente sostenibile oggi, in una situazione di forte rialzo di costi e di capacità produttive praticamente esaurite da parte delle aziende.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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