L'Italia ricorderà il 50esimo anniversario del sacrificio dello studente cecoslovacco che si diede fuoco a Praga il 16 gennaio 1969 in protesta contro l'occupazione sovietica del paese. Jan Palach morì tre giorni dopo, il 19 gennaio 1969.
Nella settimana in cui ricorre l'anniversario dell'immolazione e della morte, sono previsti in Italia diversi eventi di commemorazione. L'Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma ha organizzato per mercoledì 16 gennaio un pomeriggio di ricordo al museo di arte contemporanea Macro. A Padova si aprirà con una giornata di studio un ciclo di conferenze, proiezioni ed e eventi culturali dal nome “Praga è sola”. La rassegna sarà dedicata alla figura di Jan Palach e al rinnovamento cecoslovacco degli anni Sessanta in generale. A Varese e a Palermo sono in corso mostre fotografiche dedicate alla Primavera di Praga, all'invasione sovietica e alla resistenza civile della popolazione.
A Praga l'Ambasciata d'Italia, l'Istituto Italiano di Cultura, la Fondazione Luigi Einaudi di Roma e l'Istituto per la Politica e la Società (organizzazione di riferimento del movimento politico Ano 2011 del premier Babiš) organizzano venerdì 18 gennaio la proiezione del film “Jan Palach”, del registra Robert Sedláček. Interverranno l'ambasciatore italiano S.E. Francesco Saverio Nisio, l'ex ministro degli esteri italiano Giulio Terzi di Sant'Agata e l'eurodeputato Martina Dlabajová. Il giorno seguente la delegazione italiana commemorerà Jan Palach sulla piazza Venceslao a Praga.
A Verona si terrà con ogni probabilità il controverso concerto dedicato a Jan Palach, a cui parteciperanno gruppi musicali legati alla destra neofascista. A nulla sono valse le proteste degli studenti della Facoltà di Filosofia (l'alma mater di Palach), dei politici e della diplomazia ceca. Anzi gli organizzatori hanno rivendicato la presenza di Palach, in quanto martire della lotta contro il comunismo, nel Pantheon della destra estrema italiana fin dal 1969.
Infine, Jan Palach viene ricordato ogni giorno tramite le molte vie e piazze che nel corso degli ultimi cinquant'anni sono state dedicate allo studente cecoslovacco in molte città italiane. Jan Palach è senz'altro il personaggio della storia ceca e cecoslovacca più menzionata nella toponomastica italiana.
Fonte: Camic
Fonte fotografia: Ambasciata della Repubblica Ceca a Praga