I valori di scambio della corona ceca e il parziale indebolimento nei confronti dell’euro sono dovuti a fattori esterni. Lo sostiene la Banca Centrale Ceca.
Nel riassunto dell’ultima seduta del 27 giugno viene analizzato l’andamento della moneta ceca, che rimane a valori più deboli di quelli prospettati dall’istituto centrale. «L’indebolimento della corona è collegato al deflusso dei capitali delle economie emergenti verso gli attivi in dollari a causa della crescita dei rischi globali» sottolinea il board della Banca Centrale. Lo sfasamento tuttavia rimane gestibile e apre la possibilità a nuovi rialzi dei tassi d’interesse. «In un regime di scambi liberi i cambiamenti di alcuni punti percentuali sono nella norma» assicura la Banca Centrale Ceca, che esclude ogni intervento diretto sul mercato valutario.
Per quanto riguarda l’inflazione, che negli ultimi mesi si è avvicinata e ha oltrepassato l’obiettivo del 2%, a incidere sono sia la crescita dei prezzi dei beni importati che fattori interni, quali il forte rialzo dei consumi delle famiglie. «Il mercato del lavoro è ripetutamente indicato come surriscaldato e provoca impulsi inflazionistici nei costi a causa del forte aumento dei salari. E’ stato anche menzionato che la crescita della produttività del lavoro potrebbe essere non sufficientemente alta per coprire questi rialzi dei costi» avverte il board.
Fonte:www.cnb.cz
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