La società di consulting Mazars, socio Camic, ha pubblicato la sesta edizione della sua Central and Eastern European Tax Guide 2018.
La nuova edizione è stata ampliata a 22 Paesi dell’area con le new entry di Bulgaria, Germania e Kosovo. L’edizione comprende una piattaforma web, che permette il raffronto tra i sistemi fiscali di due Paesi a scelta dell’Europa centro-orientale e dei Balcani. Tra i Paesi presi in considerazione c’è ovviamente anche la Repubblica Ceca, le cui autorità fiscali sono giudicate molto severe dagli estensori della guida. Il livello di attenzione è valutato in nove punti su un massimo di dieci.
Sebbene il grande numero di Paesi e le diverse condizioni politiche ed economiche rendano disomogenea la realtà fiscale nella regione, la guida individua alcuni trend comuni a molti paesi dell’area. «I governi dei paesi nella regione prestano un’importanza crescente alle imposte sui consumi: il principale obbiettivo nella maggioranza dei paesi è l’aumento dell’efficienza nella riscossione di queste imposte» sottolinea Mazars. Nella maggior parte dei paesi presi in considerazione la tassazione effettiva del lavoro è relativamente alta. «Con l’aumento degli obblighi di documentazione cresce anche la regolamentazione dei prezzi delle transazione intergruppo» indica un altro trend notevole Mazars.
Fonte: www.mazars.cz
Fonte fotografia:Mazars