Mercoledì 30 maggio si è tenuto al Ministero dell'Istruzione ceco un incontro tra i vertici del dicastero e i soci del settore manifatturiero della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca. L'incontro è stato aperto dai saluti del segretario di stato al Ministero Jindřich Fryč, dell'ambasciatore italiano Aldo Amati e del presidente della Camera Italo-Ceca Gianfranco Pinciroli.
Al centro del dibattito la maggiore corrispondenza tra l'offerta formativa e le esigenze delle imprese. Particolarmente importante in questo senso è la collaborazione diretta tra le imprese e le scuole, soprattutto gli istituti tecnici e professionali. «Uno dei principali presupposti della riforma dei curriculum scolastici del 2007 era quello di creare spazio nelle offerte formative delle scuole per le esigenze delle aziende», ha sottolineato Petr Bannert, direttore del Dipartimento Istruzione Professionale. Allo stato attuale le scuole quindi possono inserire nelle loro offerte di istruzione anche la formazione in azienda.
«Il rapporto tra la scuola e le imprese è molto sensibile e non è normato da nessun testo legislativo», ha ricordato nella sua presentazione Petr Bannert. In pratica, le imprese e le scuole firmano un contratto, in cui vengono stabiliti i termini della cooperazione, inclusa la ripartizione delle eventuali spese. Le imprese inoltre possono firmare un contratto di formazione con gli alunni e gli studenti erogando una borsa di studio. Per rafforzare la collaborazione tra le scuole e le imprese lo stato ha predisposto una serie di misure fiscali. Sono detraibili dall'imponibile le borse di studio (fino a 5.000 corone al mese a studente delle scuole superiori e 10.000 al mese a studente universitario) e le spese per la formazione (detrazione di 200 corone all'ora a studente). È inoltre previsto un ammortamento del 110% per gli strumenti usati prevalentemente per scopi didattici. A coordinare le attività di formazione sono le associazioni imprenditoriali riconosciute per legge.
Nell'ambito dell'incontro sono stati presentati anche alcuni progetti del Ministero a sostegno della collaborazione tra le scuole e le imprese, che vengono gestiti dall'Istituto nazionale per la formazione. Un primo progetto di questo tipo, ora concluso, è stato il POSPOLU, che ha coinvolto 149 soggetti, 110 aziende e 33 scuole in tutte le regioni ceche. Grazie al progetto è stata creata una prima mappatura delle esperienze della cooperazione tra scuole e imprese. «Dai risultati è emerso che i datori di lavori non sono pronti all'introduzione del cosiddetto sistema duale», ha detto Martina Kaňáková, manager del programma, facendo riferimento al sistema in vigore in Germania. Al progetto POSPOLU è seguito il programma di Modernizzazione della Formazione Professionale che sulla base di progetti attivi nelle scuole sta preparando moduli formativi riproponibili anche in altre situazione scolastiche. Attiva in questo settore è anche l'agenzia CzechInvest. «Ad esempio cerchiamo di formare i consiglieri dell'orientamento professionale delle scuole medie, che spesso non conoscono la situazione sul mercato del lavoro», ha detto Alena Hájkova, direttrice della filiale di CzechInvest di Ústí nad Labem.
Nel dibattito tra i rappresentanti del ministero e i soci Camic sono tuttavia emerse alcune criticità del sistema. Nonostante la legge fissi l'obbligo delle scuole superiori a cercare le collaborazioni con le imprese, l'avvio concreto dei progetti dipende fortemente dalla volontà dei presidi degli istituti, che talvolta manca. «Qualora ci siano problemi di comunicazione con il preside di un istituto, l'azienda può rivolgersi all'ente gestore della scuola, che nella maggioranza dei casi è la regione», ha dato un consiglio Petr Bannert. Talvolta le imprese non hanno chiaro quale istituto sia più adatto per l'avvio di una collaborazione. In questo caso può essere utile rivolgersi alle associazioni imprenditoriali, che coordinano le attività di formazione nelle aziende, o all'Istituto nazionale per la formazione.
Anche la Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca è attiva nell’ambito della progettazione europea con la partnership nel progetto QQVET per la promozione del Work-Based Learning (WBL), la modalità di apprendimento basato sulle esperienze lavorative per sostenere e implementare le modalità di interazione tra gli istituti, i fornitori di servizi per l’istruzione e la formazione professionale (VET) e gli stakeholder. Ulteriori informazioni sul progetto al link: https://www.camic.cz
Fonte: Camic
Fonte fotografie: Adam-Costey Studio