Il governo ceco intende andare avanti sulla costruzione dei nuovi reattori nucleari. Lo si evince dall’intervista rilasciata da Tomáš Huner al quotidiano MfDnes.
Nel rilancio del programma nucleare tuttavia persistono dubbi sul finanziamento della costruzione dei nuovi reattori nucleari, il cui costo di realizzazione viene stimato in almeno 200 miliardi di corone. Nei mesi scorsi il management della società energetica statale Čez, di proprietà per il 70% dello stato, ha sostenuto l’ipotesi dello scorporo in rami, che dovrebbe attribuire il ramo centrale a energie fossili completamente in mano allo stato e il ramo con attività commerciali e fonti rinnovabili da privatizzare. «Noi non sappiamo chi e in che modo costruirà la nuova centrale e già si parla di varie opzioni di scorporo», ha detto Huner, che considera precoce ogni ipotesi del genere.
Altre opzioni di finanziamento dei due reattori, che dovrebbero sorgere all’interno della centrale di Dukovany, non sono molte. L’opera potrebbe essere finanziata direttamente dallo stato o dal costruttore. Scartata invece l’ipotesi di stabilire prezzi sovvenzionati minimi d’acquisto dell’energia prodotta dai nuovi reattori o il lancio di un’Opa totalitaria sugli azionisti di minoranza. «Ci vorrebbero un sacco di soldi», ha detto il ministro, che stima il valore di una tale operazione in 100 miliardi di corone. «Con quei soldi potremmo costruire un reattore intero», ha aggiunto. Il finanziamento dell’opera rimane per tanto in alto mare.
Fonte: https://ekonomika.idnes.cz
Fonte fotografia: Čez