La Camera dei Deputati ha adottato la modifica al Codice Tributario che recepisce la normativa europea sullo scambio di dati DAC 5. La modifica, in parte contestata dagli avvocati e dai commercialisti, ha ricevuto la maggioranza assoluta di 125 deputati a favore su 200.
La modifica prevede che le banche e le istituzioni finanziarie debbano comunicare alle Autorità fiscali ceche ed estere i dati raccolti nell’ambito delle procedure contro il riciclaggio di denaro sporco (AML). Si tratta di dati personali del titolare del conto e della persona che ha fatto versamenti sul conto o altri dati elettronici attinenti alle procedure AML. «Sono dati che le banche possiedono già», indica il Ministero delle Finanze, favorevole alla norma.
La parte contestata della norma riguarda gli avvocati, i commercialisti e i notai. Questi dovranno comunicare i dati raccolti nell’ambito delle procedure AML (tranne i dati elettronici) alle Autorità ceche su richiesta delle Autorità fiscali. Il Partito dei Pirati aveva proposto che avessero la facoltà di accedere a questi dati anche le autorità estere suscitando le proteste della Camera degli Avvocati Ceca. Secondo quest’ultima l’approvazione dell’emendamento avrebbe portato alla violazione del segreto professionale. Un argomento convincente per i deputati, che hanno bocciato l’emendamento.
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