Anche la Repubblica Ceca adotterà una sua exit tax. La proposta della nuova tassa è stata presentata dal Ministero delle Finanze nell’ambito di un pacchetto fiscale riguardante le transazioni all’interno di uno stesso gruppo.
Imposte simili sono presenti già in altri Paesi europei e la loro introduzione viene richiesta anche dall’Unione Europea. Nella versione del Ministero delle Finanze ceco l’imposta colpirebbe soltanto le persone giuridiche. A essere tassato è il trasferimento del patrimonio all’estero nel caso in cui l’impresa cambi la sua residenza fiscale o che il patrimonio venga trasferito dalla Repubblica Ceca a una stabile organizzazione all’estero. A essere soggetti alle tassazioni sono spostamenti di patrimonio senza modifiche di proprietà, che verranno considerati dal Ministero delle Finanze «come vendite fittizie a se stessi». Attualmente questo tipo di transazioni non è soggetto ad alcuna imposta.
«Il contribuente quindi assoggetterà all’imposta il ricavo fittizio a prezzi vigenti su mercato, da cui si potrà detrarre, come costo fiscalmente deducibile, il valore da ammortare», specificano le consulenti fiscali di Rödl & Partner, socio Camic, Martina Šotníkova e Jana Vejrová. L’imposta verrà amministrata dal paese, da cui viene trasferito il patrimonio, ed entrerà in vigore, presumibilmente, nel 2020.
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