Sulla questione del cosiddetto periodo di carenza, il movimento Ano 2011 è disposto a venire incontro ai suoi possibili alleati di governo, i socialdemocratici della ČSSD e i comunisti di KSČM. I due partiti di sinistra chiedono infatti che vengano indennizzati dalle imprese anche i primi tre giorni di malattia.
Dopo un iniziale rifiuto, il movimento di Andrej Babiš sembra ormai disposto ad accontentare i potenziali partner di sinistra. «Vogliamo però che non ci siano ricadute per i datori di lavoro – ha detto Babiš –. Adesso i datori di lavoro pagano undici giorni di malattia, dal quarto al quattordicesimo, secondo la nostra proposta dovrebbero pagare i primi undici giorni di malattia». ČSSD e KSČM chiedono invece che i datori di lavoro si facciano carico dei primi quattordici giorni. I socialdemocratici hanno già depositato un disegno di legge che prevede il versamento di un’indennità pari al 60% del salario medio giornaliero.
Completamente contrari alla cancellazione del periodo di carenza i datori di lavoro, che temono un rialzo dei casi di assenteismo e le conseguenti complicazioni nella gestione del personale. «Già oggi alcune imprese devono ridurre la loro produzione a causa del tasso di malattia tra i dipendenti», dice Jitka Hejduková dell’Unione dell’Industria e dei Trasporti ceca. Secondo le associazioni imprenditoriali il governo dovrebbe lasciare la possibilità di concordare a livello aziendale l’eventuale indennizzo dei primi tre giorni di malattia invece di fissarlo per legge.
Fonte: http://www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: Pixabay