Le trattative per formare il nuovo governo in Repubblica Ceca sono entrate in una nuova fase. Il vincitore delle elezioni, il movimento Ano 2011, dell’attuale premier in dimissione Andrej Babiš, ha avviato una nuova fase di colloqui esclusivi con i socialdemocratici della ČSSD, che dovrebbe durare fino al 10 aprile.
Entro quella data dovrebbe essere pertanto chiaro se ci sarà o meno una coalizione e, in caso affermativo, sapremo anche quali saranno i contorni di un eventuale accordo. Non avendo i due partiti la maggioranza assoluta alla Camera, il nuovo esecutivo dovrebbe cercare l’appoggio esterno di un’altra forza politica. A fare da stampella al governo potrebbero essere i comunisti di KSČM, che sono in trattativa con Babiš da tempo. La formula di coalizione con ČSSD e l’appoggio esterno dei comunisti ha già ottenuto il via libera del gruppo alla Camera del movimento Ano 2011.
Tra le priorità dei socialdemocratici c’è il rialzo delle imposte sul reddito delle persone giuridiche e l’introduzione delle imposte settoriali. «Se si facesse una previsione su tre anni del fabbisogno della Repubblica Ceca si vedrebbe che le risorse extra sono necessarie», ha detto il leader della ČSSD Jan Hamáček, secondo cui bisogna cercare nuove entrate, ad esempio, tra gli utili delle imprese estere. Nella scorsa legislatura il movimento Ano 2011 si era opposto a questo tipo di interventi fiscali, ma allora la coalizione era più spostata verso il centro.
Un altro punto caldo delle trattative sarà la composizione dell’esecutivo: la ČSSD chiede cinque ministeri scelti in modo che limitino il conflitto di interesse di Babiš, indagato per truffa. Tra i dicasteri menzionati da Hamáček c’è il ministero dell’Interno, quello della Giustizia o delle Finanze. La ČSSD vorrebbe anche dicasteri vicini al suo programma, come quello del Lavoro e degli Affari Sociali o della Sanità. Il movimento Ano si è detto pronto a dare quattro ministeri, di cui solo uno di grande peso.
Fonte: http://www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: vlada.cz